Mal di testa, prima. Poi le convulsioni. Diletta si accascia a terra. Una corsa disperata in ospedale. ma non c'è più niente da fare. La ragazza cessa di vivere quesra notte. Salma sotto sequestro su ordine del Magistrato, autopsia. Ma come scrive il Secolo XIX, dal quale ci permettiamo di riprodurre gli occhi di diletta, sorridente e due parole dei colleghi Rossi e Parodi. Parole semplici e giuste: "Si torna sempre lì, Dove fa più male. Il perchè. Che gli investigatori vogliono dare a questo arresto cardiaco. Prima di tutto per Gabriele, per la madre Enrica, per la sorella Desy e le due nipotine, per tutti gli amici che piangono la sua scomparsa prematura, in una notte di primavera. E si chiedono cosa sia stato a portarsela via in quel modo assurdo".