Talvolta la vecchia calcolatrice è utile per legger le notizie. Oggi vien scritto che nella tre giorni di Balla coi Cinghiali a Bardineto sarebbero state controllate 4000 persone. Se tre giorni son 72 ore, e settantadue ore sono 4320 minuti i controlli sarebbero durati 1 minuto e 08" ciascuno. Come la birra, un vero Guinness, alla spasmodica ricerca di quello che una volta fu il fumo. Chè gli "altri fumi" come quelli di Bragno e di Vado, possono attendere. Qualche decennio nella fattiscpecie, prima di esser controllati sul serio. Sempre che questo accada. Com'è logico e giusto, vi è una grande rilevanza quando un giovane si schianta. La morte per incidente stradale fa notizia. Ci sono le foto, i rilievi, il dolore, le esequie, i ricordi. Se muori di cancro al cervello a 47 anni, spesso meno.
Se cerchi Giorgio Simmi su Facebook, lo vedi di spalle mentre suona un sassofono. Un mese fa macinava chilometri correndo, ieri è morto in un letto della clinica Rossello.
Tempo fa scrivemmo un pezzo titolandolo "Quante volte ancora?". C'erano affiancate le foto di Valentina, di Maurizio Piombo, e un punto di domanda. Chi sarebbe stata la prossima vittima? Qualcuno si arrabbiò (parecchio) come se questa provincia fosse autoimmune dagli errori sanitari che la piagano; e soprattutto dalla morte, che arriva troppo spesso prematura, come il vento di notte.
I dati sono pochi, e quei pochi, impressionanti. Noi non taceremo.
Il punto di oggi finisce in una pagina bianca, in ricordo di Giorgio Simmi e dei troppi giovani morti per cause ancora tutte da accertare, e non invano, se si vorrà capire le ragioni di una strage. Perchè di queste righe... basta. Che è ora di sapere.
Ciao Giorgio.
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