Un quadro dirigente giovane, sostanzialmente riconfermato, impegnato su un programma che, a livello territoriale, è condiviso sia dalla mozione di maggioranza ("I diritti e il lavoro oltre la crisi", con primo firmatario il segretario generale Guglielmo Epifani), che ha raccolto in provincia di Savona il 77% dei voti a sostegno del rieletto segretario della Camera del Lavoro, Francesco Rossello, sia dalla mozione di minoranza ("La Cgil che vogliamo", primo firmatario Domenico Moccia), che ha raccolto nel Savonese il restante 23%.
Gli undici congressi di categoria che si sono svolti tra febbraio e inizio marzo hanno registrato nove conferme e due novità, una delle quali dovuta a vincoli statutari e l'altra di natura politica. La prima riguarda il passaggio delle consegne, alla guida della Fisac provinciale (il sindacato dei bancari), tra Alberto Martino, segretario da 8 anni e quindi non più rieleggibile, e Antonio Molinatto. La seconda, dovuta invece ad un ribaltamento dei rapporti di forza tra la mozione Epifani e la mozione Moccia, a favore di quest'ultima, ha visto soccombere, nel congresso della Filt (trasporti), la segretaria uscente Barbara Delbuono, alla quale è subentrato Claudio Schivo, già presente in segreteria come delegato al trasporto pubblico locale.
I segretari confermati sono invece Mario Recagno alla Filcams (commercio e terziario), Gianni Cazzola alla Flc (scuola), Denise Rosa alla Slc (comunicazione), Fulvia Veirana alla Fp (funzione pubblica), Fulvio Berruti alla Filctem (chimici, elettrici, tessili), Alberto Lazzari alla Fiom (metalmeccanici), Gianluigi Bellomi allo Spi (sindacato dei pensionati), Andrea Luvarà alla Fillea (edili e legno), Andrea Mandraccia e Fausto Dabove al Nidil (collaboratori, interinali).
A livello regionale la Cgil di Savona è presente con due segretari generali di categoria (Anna Giacobbe per i pensionati e il loanese Vladimiro Furini per la funzione pubblica). In segreteria regionale, tra i metalmeccanici, anche l'ex segretaria provinciale della Fiom Giulia Stella.
"E' da sottolineare il fatto che al di là degli strappi nazionali che devono ancora essere ricomposti rileva Francesco Rossello (nella foto) a livello provinciale i documenti politici sono stati tutti votati all'unanimità. Nei congressi di categoria, laddove ha prevalso il candidato della mozione 2, cioè nei casi di Fisac e Filt, i delegati della mozione 1 si sono astenuti e così ha fatto la mozione 2 negli altri casi, evitando quindi di presentare candidature alternative. Il senso della comune appartenenza, alla Camera del Lavoro, resta forte".