Ed eccolo qua. Dopo lunghe e trepidanti attese è finalmente on line il nuovo sito del principe <A href="http://www.carloruggeri.it" target="_blank" ;>Carlo Ruggeri</A>, assessore regionale alla "pianificazione territoriale, urbanistica, infrastrutture e logistica", che detto nel ponente ligure sembra quasi uno scherzo. E'abbastanza difficile pensare nel nord Italia ad un area urbanisticamente più devastata di questa. Evitiamo le "infrastrutture" e pure la logistica con due porti e due Authority che si fanno sconcorrenza a 30 km uno dall' altro, con spericolate teorie societarie verso un retroporto comodo come quello di Rivalta Scrivia (AL), a 60 Km di distanza con gli appennini in mezzo. Vuoi mettere quei dilettanti di Rotterdam? Gioia Tauro è sull'orlo della chiusura. Qui la spremitura del territorio non si è ancora del tutto compiuta: mancano ancora l'autostrada che non c'è (vedi "Il Punto" di ieri) e l'indispensabile "terzo valico" che al momento consiste in un bel mucchio di conferenze, dichiarazioni e articoli; oltre che - si perdoni la rima - di un bel buco di carotaggio in località Voltaggio. Anche un pezzotto di aurelia bis, per rendere scorrevole la cintura si Savona anche senza bretelle di collegamento, perchè no?
In fondo si risparmiano 10 minuti di coda e costa solo 250 milioni di Euro per 6 km (ottanta miliardi di vecchie lire a chilometro, che sarà mai?). A preventivo ovviamente.
Certo, con pazienza si può anche svuotare il mare con un cucchiaio, o cavar sangue da una rapa, ma se "La Forza della Ragione" consiste nel dissipare risorse in secula seculorum in mezze opere e cemento a caso - ad esclusivo vantaggio di chi progetta, edifica e ruota in quesa trista orbita - ci immaginiamo un' Oriana Fallaci alquanto contrariata nel vedersi scippare il titolo del suo libro: "La Forza della Ragione".
Il territorio ligure, lungo e stretto, è forse complice nel comprimere, mischiare e rendere "bipartisan" le "idee", che quando si tratta di costruire divengono del tutto trasversali. Chissà perché
Torre Bofill, Crescent, Matitino, Margonara, Centrale a carbone di Vado Ligure. Tutte perle di una Ragione che ha certamente dato a qualcuno i suoi frutti, prendendo ad altri i suoi tributi (nel caso del carbone anche in vite umane). Per carità, alle sacre ricadute occupazionali, in due o tre ancora ci credono. Costruire a manetta oltre che danni e scheletri inutili porta "lavoro". Lo si pensava anche negli anni '70 quando la teoria dell' "occupazione" all'italiana era "FARE UN BUCO PER POI RIEMPIRLO". Vuoi mettere? Attorno al buco ci lavora e ci chiacchera un sacco di gente e un bel po' di consulenti, amici, e amici degli amici. Ma il problema resta: E DOPO?
I dati sull'occupazione in provincia di Savona purtroppo, parlano abbastanza chiaro:
- Cassa integrazione ordinaria + 292,4%
- Cassa integrazione straordinaria + 34,9%
- Iscrizioni liste di mobilità: + 58,08%
- Indennità di disoccupazione: + 55,6%
- Ingressi in stato di disoccupazione: + 98,9%
I dati sono veri e ufficiali purtroppo. E' sufficiente?
Pare di no, visto che la "ricetta" pare esser sempre quella del "costruire per dare lavoro", una ricetta tossica per il territorio, che ci ricorda da vicino qualcosa di politicamente già sentito su altre sponde, come quelle di Scilla e Cariddi, dello stretto di Messina.
Altra foto del Ruggeri - sito altra frase "Carlo Ruggeri, fiducia nelle persone, fiducia nelle Idee" : suona bene ma cosa voglia dire non si sa, e le idee sembrano davvero pochine, anche a giudicare da "La Forza della Ragione", preso garbatamente "in prestito" da Rizzoli. Speriamo senza interessi.
Ci sarebbe il titolo di un'altro libro, decisamente più adatto e allineato. E' facile indovinarlo.
Almeno i siti web non si costruiscono con ferro e cemento.