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Politica | 15 aprile 2025, 17:02

Elezioni comunali, Mattia Crucioli presenta il suo programma: “Genova città di pace, basta sprechi e grandi opere inutili. Servono concretezza e attenzione agli ultimi”

Il candidato di Uniti per la Costituzione punta su tre grandi aree: relazioni internazionali, gestione responsabile delle risorse e attenzione alle persone. “Vogliamo una città concreta, giusta e aperta ai giovani e ai popoli”

Abbiamo articolato il nostro programma in tre grandi ambiti qualificanti”, spiega Mattia Crucioli, candidato sindaco per Uniti per la Costituzione, alle prossime comunali di Genova, durante la presentazione a Palazzo Tursi -. Il primo è ‘Genova città di pace’: vogliamo istituire un assessorato alla pace, su richiesta di oltre duecento associazioni, che sia anche strumento di sviluppo economico. Forse non tutti sanno che a Genova sono già presenti una cinquantina tra consoli e delegati d'affari di paesi stranieri: l’assessorato dovrà curare i rapporti con queste figure, sviluppando relazioni, scambi culturali, commerciali e diplomatici. Ma anche promuovere l’insediamento di nuove rappresentanze, specialmente da paesi con cui l’Occidente ha minori contatti, come quelli del gruppo BRICS allargato”.

Genova ha sempre avuto una vocazione mercantile, una cultura attenta ai traffici e ai rapporti internazionali - continua a spiegare -. È parte della nostra storia e vogliamo recuperare questo spirito. L’obiettivo è costruire una rete di relazioni e sinergie tra comuni, promuovendo la pace e il rispetto tra i popoli, e valorizzando tutto questo anche in chiave culturale ed economica. In passato avevamo proposto all’amministrazione Bucci di fare di Genova la Casa delle Culture del Mediterraneo: accettarono la proposta, ma non è stato fatto nulla per realizzarla”.

Il secondo punto fondamentale del programma riguarda la concretezza, soprattutto nella gestione delle risorse pubbliche: “Vogliamo evitare che anche un solo centesimo dei soldi dei genovesi venga sprecato - racconta Crucioli -. Questo significa dire basta a consulenze e incarichi dati ad amici della politica, una pratica ancora molto diffusa in altri schieramenti. Noi non abbiamo clientele da accontentare, perciò elimineremo completamente questi costi superflui”.

Inoltre, non siamo favorevoli a grandi opere inutili. La vera grande opera per Genova oggi è la manutenzione e l’efficientamento delle infrastrutture esistenti: autostrade, ferrovie, porto. Un esempio concreto? La funivia dei forti: non risponde a nessuna esigenza reale della cittadinanza, e sarà la prima opera che elimineremo. Lo stesso discorso vale per la Gronda: un progetto obsoleto, con un tracciato sbagliato e tempi di realizzazione che supererebbero i vent’anni. E poi, diciamolo chiaramente: i fondi per realizzarla non ci sono. Meglio concentrarsi sull’uso efficiente delle autostrade attuali, limitando ad esempio il traffico pesante sulle tratte più congestionate, e facendo in modo che i costi delle deviazioni ricadano sui concessionari, non sugli utenti”.

Crucioli ricorda anche una recente iniziativa: “L’Autorità di regolazione dei trasporti sta studiando un sistema per sanzionare i concessionari in caso di cantieri autostradali, prevedendo un indennizzo per gli utenti al casello. Noi siamo stati gli unici a presentare osservazioni a questo procedimento, chiedendo ad esempio che il pedaggio sia gratuito nelle tratte dove non è garantito un livello minimo di sicurezza. Basti pensare che tutte le gallerie lunghe più di 500 metri sono fuori norma. Questa per noi è concretezza: migliorare davvero la vita delle persone, non costruire baracconate come la funivia dei forti”.

Il terzo pilastro del programma è una Genova a misura di persona. “Vogliamo una città che si prenda cura dei più fragili: anziani, persone in difficoltà, giovani. Su questo punto, abbiamo ricevuto un grande contributo dall’associazione Giovani Genovesi, composta da ragazzi tra i 18 e i 25 anni che hanno deciso di candidarsi con noi e di portare temi importanti, quasi come se fossero un sindacato giovanile. Temi che spaziano dal trasporto pubblico notturno e nelle periferie, al miglioramento della raccolta differenziata, su cui stanno lavorando con il supporto di alcuni ingegneri, fino alla creazione di cooperative per aiutare i senza fissa dimora”.

Molto sentito è anche il tema delle spiagge pubbliche e della riqualificazione degli spazi verdi e dei giochi per bambini, oggi spesso in stato di degrado: “Non vogliamo cattedrali nel deserto né sogni irrealizzabili, ma una città giusta, vivibile, attenta ai bisogni reali delle persone e finalmente libera dagli sprechi”.

Chiara Orsetti


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