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Attualità | 14 aprile 2025, 18:40

Elezioni comunali, il Lagaccio bacchetta Piciocchi: “La retromarcia sulla funivia? Da oltre un anno millanta ma ci ha lasciato solo promesse tradite”

Nel programma elettorale presentato dal candidato di centrodestra mancano riferimenti all’infrastruttura: “Preferisce parlare della riqualificazione dei forti e vagheggiare di future risorse statali per la riqualificazione del Lagaccio, evitando di nominare l'opera che si è dimostrata tanto impopolare e difficile da portare avanti"

Elezioni comunali, il Lagaccio bacchetta Piciocchi: “La retromarcia sulla funivia? Da oltre un anno millanta ma ci ha lasciato solo promesse tradite”

"Preferisce nella sua campagna parlare della riqualificazione dei forti e vagheggiare di future risorse statali per la riqualificazione del Lagaccio, evitando di nominare l'opera che si è dimostrata tanto impopolare e difficile da portare avanti", così scrive in una nota il comitato 'Con i piedi per terra', in riferimento alla funivia Stazione Marittima - Forte Begato scomparsa dal programma di Pietro Piciocchi, una delle opere tanto discusse prima tra le strade del quartiere e poi in campagna elettorale, dopo il netto “no” del centrosinistra incassa così anche la bocciatura del centrodestra che, sino a poche settimane fa, ne era sostenitore.

“Da oltre un anno Piciocchi parla di un piano di riqualificazione del Lagaccio e da oltre un anno millanta fondi pubblici nazionali che dovrebbero arrivare grazie alla funivia. Dobbiamo però ricordargli che da parte dell’Amministrazione che ora guida e che l'ha visto protagonista negli scorsi otto anni, il quartiere non ha mai ‘ricevuto’ nulla di concreto, ma solo vaghe promesse, già rimandate al mittente dalla cittadinanza”, prosegue il comitato.

“Non esiste un finanziamento, non esiste un programma serio, non esiste nulla di tangibile su questa 'riqualificazione': quello dell'allargamento di via del Lagaccio e del potenziamento dei parcheggi è il solito antico ritornello, ripetuto anno dopo anno, di interventi mai pianificati e nemmeno mai dettagliati - prosegue il comitato -. Come potrà essere allargata via del Lagaccio quando, contemporaneamente, ai suoi margini si intende costruire due tralicci a chiuderla? Come può dire che 'la funivia e la riqualificazione devono procedere insieme' quando i cantieri per la funivia comporteranno una tale devastazione del quartiere che ben poco rimarrà poi da riqualificare?", chiarisce  nella nota.

Il comitato sottolinea come "ancora una volta il Vicesindaco facente funzioni parla di ‘un percorso partecipato a cui hanno contribuito ottanta associazioni’, peccato che ottanta associazioni probabilmente nell'intera vallata non esistano e che una parte di quelle effettivamente invitate abbiano declinato l'invito. E infatti i verbali degli incontri di 'Dialoghi in città' non presentano il numero esorbitante di ottanta sigle: nemmeno contando tre o quattro volte tutte le associazioni del quartiere si arriverebbe a tale numero”. 

Durante l'assemblea pubblica del 4 ottobre 2024, in cui il masterplan di riqualificazione e il programma di incontri di 'Dialoghi in città' sono stati presentati dall'Amministrazione e dall’Università di Genova, la cittadinanza ha "respinto con forza questa 'partecipazione di facciata': contestazioni vivaci e spontanee da parte dei e delle residenti del quartiere hanno letteralmente messo in fuga Piciocchi", chiariscono.

“Diamo noi un suggerimento a Piciocchi - rincarano dal Comitato -. Abbandoni l’idea della funivia e utilizzi quei 40,5 milioni per la riqualificazione del sistema dei Forti e delle Mura, affinché diventi un progetto che rispetti il patrimonio naturale, architettonico e culturale della città e che mantenga la piena fruibilità pubblica, senza aprire allo sfruttamento di privati quello che è e deve rimanere un bene pubblico. La nostra città non ha bisogno di un luna park da svendere nell’immediato al turismo di massa, a beneficio dei grandi interessi privati, e pronto a trasformarsi in un ecomostro abbandonato quando i costi della manutenzione supereranno i ricavi dei biglietti venduti".

Un amministrazione che, a ridosso della campagna elettorale, "lascia in regalo alla cittadinanza solo promesse tradite: un'isola ecologica vicino a un parco giochi per bambine e bambini, un parcheggio sotto il ponte don Acciai già franato, la mancata riqualificazione dei lotti mancanti del parco dell’ex caserma Gavoglio, servizi sempre più carenti. E quindi Piciocchi non venga a parlarci di fantasiosi progetti di riqualificazione quando, in questi giorni di pioggia, camminiamo per il quartiere chiedendoci quale sarà il prossimo muro a franare", concludono.

Redazione

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