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Cultura | 11 aprile 2025, 08:00

Alla scoperta dei Rolli - La Basilica dell'Annunziata del Vastato

Capolavoro architettonico e artistico, la basilica è testimone viva della Genova del Seicento. Rubens, ammaliato dall’edificio, secondo alcuni avrebbe fortemente influenzato le pitture che ancora oggi si possono ammirare nelle navate e sulle volte

Alla scoperta dei Rolli - La Basilica dell'Annunziata del Vastato

Capolavoro architettonico e artistico, la basilica è testimone viva della Genova del Seicento. Rubens, ammaliato dall’edificio, secondo alcuni avrebbe fortemente influenzato le pitture che ancora oggi si possono ammirare nelle navate e sulle volte

Prosegue oggi, e andrà avanti per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Rolli’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle caratteristiche principali della nostra città, che è valsa anni fa il riconoscimento Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Si tratta del sistema dei Palazzi dei Rolli: edifici che sono vere e proprie perle del centro storico e non solo. Vi accompagneremo dentro con i nostri racconti, ve li faremo scoprire con le fotografie, vi illustreremo aneddoti e curiosità. Sempre per amore di Genova e delle nostre eccellenze. Buon viaggio insieme a noi!

Affascinante nella facciata neoclassica che cela opere d’arte e un’architettura ben più antica, la basilica della Santissima Annunziata del Vastato domina il crocevia della piazza omonima.

Tra la settecentesca via Balbi, il poco distante borgo medievale del Carmine e la quasi frontale via Cairoli, la chiesa è stata testimone dell’evoluzione urbanistica della città e oggi lo è del fasto e del fascino che la seicentesca superba  ha esercitato nei confronti di tutta Europa.

La basilica del Vastato incarna l’essenza dell’arte Barocca e si intreccia con i Rolli tanto da suscitare l’ammirazione di Pieter Paul Rubens negli anni del suo primo soggiorno genovese.

La storia architettonica della basilica è segnata da una significativa trasformazione. Originariamente commissionata al mastro muratore lombardo Pietro di Gandria, la sua struttura iniziale seguiva uno schema gotico, in linea con lo stile delle chiese francescane umbro-toscane. Tuttavia, grazie al mecenatismo delle influenti famiglie genovesi, tra cui i Lomellini (poco distante sorge palazzo di Giacomo Lomellini e in via Garibaldi quello del fratello Nicolosio), la chiesa subì una radicale ristrutturazione che la convertì in un trionfo dello stile barocco, con l'aggiunta di marmi pregiati e pietra a vista. La facciata neoclassica, che oggi accoglie i visitatori, è il risultato di un intervento ottocentesco, realizzato nel 1867 da Carlo Barabino e Giovanni Battista Resasco.  
La Basilica dell'Annunziata del Vastato è immersa nel contesto storico e artistico dei Rolli e affascinò il più grande testimonial del celebre sistema genovese, Pieter Paul Rubens.

Pur non essendoci prove documentate di un diretto coinvolgimento dell’artista nella progettazione o nell'esecuzione delle opere d'arte all'interno della basilica, l'influenza del grande maestro fiammingo e, più in generale, dell'arte barocca europea è una presenza costante.  

Rubens, durante il suo soggiorno italiano tra il 1600 e il 1608, lasciò un segno indelebile introducendo uno stile caratterizzato da dinamismo, teatralità, colori vivaci e una forte emotività. Questi elementi, tipici del Barocco, si ritrovano anche nella decorazione interna della basilica, realizzata da artisti genovesi come Andrea Ansaldo e Domenico Scorticone.  
L'interno della chiesa si presenta come uno spazio sontuoso e luminoso, dove affreschi, stucchi dorati, marmi policromi e dipinti creano un'esperienza visiva coinvolgente e suggestiva. 

Non è dunque così improbabile che i contatti e gli scambi tra gli artisti locali e il pittore fiammingo possano aver in qualche modo contribuito alla nascita della sontuosa decorazione.

Rubens disegnò la chiesa, al pari dei palazzi, inserendola nel suo volume ‘Palazzi di Genova’, edito ad Anversa nel 1622.

Isabella Rizzitano

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