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Cronaca | 10 aprile 2025, 08:00

Intimidazioni feroci, vittime in lacrime: sgominata banda dedita alle truffe ad anziani

Settantasette le misure cautelari emesse dalla polizia di Genova nel corso della maxi operazione che ha smantellato l'organizzazione criminale che colpiva in tutta Italia con la tecnica del 'finto incidente'

Intimidazioni feroci, vittime in lacrime: sgominata banda dedita alle truffe ad anziani

Violenza verbale, intimidazioni feroci. Senza alcuna pietà e di fronte a persone anziane, disperate alla notizia di un figlio coinvolto in un incidente, in un problema con la giustizia. Talmente sconvolte da non prendere nemmeno in considerazione, proprio per meccanismo psicologico indotto, il fatto di trovarsi di fronte ad una messinscena, architettata: incidenti mai avvenuti, forze dell'ordine fasulle, in due parole: una truffa.
Si muoveva su questi binari il meccanismo alla base dell'organizzazione criminale sgominata dalla polizia di Genova che ha concluso in queste ore una maxi operazione sotto la direzione della Procura della Repubblica, portando allo smantellamento di una vasta rete accusata di aver messo a segno 103 truffe ai danni di anziani in tutta Italia. Sono quasi 2 i milioni di euro sequestrati nel corso dell'operazione.
Chiedevano soldi, oro, gioielli, monili. Non fermandosi di fronte a nulla: "La medaglia di vostro figlio morto ce l’avete messa nella busta? - dicevano alzando i toni nelle telefonate intercettate alle vittime, prima di mandare un emissario a ritirare gli averi che le persone contattate decidevano di consegnare, perché 'suo figlio' o qualche volta 'suo nipote' ha fatto un incidente, è nei guai, con un telefono che suona e la voce è quella di un sedicente poliziotto che riporta le richieste di un altrettanto sedicente avvocato che chiede un fittizio risarcimento danni istantaneo, pena il carcere del familiare.
Tutto finto, fasullo.  Una donna risponde "ho messo anche i soldi, ho trovato 100 euro ma gli altri lo sa mia figlia dove sono". E' in lacrime.
Gli uomini della Squadra Mobile di Genova, coordinati dal vicedirigente Antonino Porcino,  con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli e l’ausilio operativo di colleghi di Bari, Benevento, Campobasso, Caserta, Frosinone, Isernia, Potenza e Salerno e del Reparto Prevenzione Crimine, dopo due anni di indagine hanno eseguito 77 misure cautelari di cui 22 custodie in carcere e 55 obblighi di dimora ed obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, oltre a numerose perquisizioni nelle città di Napoli e Caserta, colpendo i vertici e i membri operativi di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate. Il blitz è servito a smantellare la struttura gerarchica dell’organizzazione.
La rete criminale usava la tecnica del “finto incidente”, contattando telefonicamente, spesso fingendo di essere appartenenti alle forze dell’ordine, le vittime per ingannarle con falsi allarmi su presunti incidenti o problemi giudiziari riguardanti i familiari. Strategie psicologiche e senza scrupoli, i truffatori convincevano gli anziani, ormai sfiniti e terrorizzati, a consegnare denaro e oggetti di valore, facendoli credere necessari per risolvere le situazioni simulate. Le indagini hanno permesso di accertare che il gruppo utilizzava telefoni intestati a prestanome, mezzi a noleggio e basi logistiche diversificate per eludere i controlli.
Sodalizio criminale risultato radicato nel comune di Napoli e con una base logistica ad Aversa, ed impegnato quotidianamente nell’organizzare su tutto il territorio nazionale svariate truffe e colpi. Dalle 600 alle 1200 chiamate al giorno, dirette a potenziali vittime, per lo più anziani.
Gli accertamenti hanno permesso di appurare che il gruppo era composto da telefonisti esperti, incaricati di raggirare le vittime, e da “trasfertisti”, addetti al ritiro del denaro e dei beni, spesso preziosi, sottratti agli anziani.
In media i colpi potevano fruttare 10-12mila euro, con casi in cui si è arrivati ai 40-50mila. In tutto 103 le truffe messe a segno, 11 delle quali commesse in Liguria e 8 a Genova.
Un meccanismo odioso, feroce, smantellato grazie alla prima vittima genovese che ha vinto la ritrosia, denunciando. Le forze dell'ordine mettono in guardia e non si stancano di rivolgersi ai cittadini, tutti, "in particolare gli anziani e le loro famiglie, a prestare la massima attenzione a telefonate sospette e a segnalare immediatamente tentativi di truffa al Numero Unico di Emergenza 112. Si invita inoltre a sporgere sempre denuncia alle forze di polizia, infatti, le denunce costituiscono un elemento prezioso, anche a distanza di tempo, per individuare i responsabili di odiose condotte come quelle delle truffe agli anziani. Infine, si vuole ricordare che le forze dell’ordine non chiedono, per nessun motivo, di fornire denaro contante o beni preziosi ai cittadini".

Valentina Carosini

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