"Ho letto con stupore le recenti dichiarazioni di Silvia Salis su AMT e la replica della presidente, dimissionaria pentita nel giro di poche ore, Ilaria Gavuglio": così afferma Francesco Toscano, il candidato sindaco per Democrazia Sovrana e Popolare, che interviene direttamente sulla questione dell'azienda di trasporto pubblica genovese, attualmente in uno stato di crisi.
"Sebbene l’incremento degli abbonamenti annuali e dei passeggeri trasportati venga sbandierato come un successo, non possiamo ignorare la realtà economica drammatica in cui versa l’azienda", prosegue Toscano.
Il bilancio consuntivo 2023 di AMT dichiarato presenta un buco di oltre venti milioni di euro e mancano dodici milioni di crediti che il Comune deve ancora deliberare, a cui si aggiungono otto milioni di ammortamenti 'congelati', che rischiano di ricadere sui prossimi bilanci. A tutto questo, si aggiungono ingiunzioni per venti milioni, di cui si stima siano recuperabili al massimo quattordici: "Questi numeri non sono opinioni: sono fatti che mettono a rischio non solo l’azienda, ma la stabilità stessa del trasporto pubblico locale a Genova", continua il candidato sindaco.
Poi il commento sui debiti con i fornitori: "AMT ha accumulato ritardi gravi nei pagamenti, tanto che alcune ditte hanno interrotto la fornitura di ricambi meccanici, compromettendo la manutenzione dei mezzi. Anche i servizi di pulizia sono in sofferenza: le ditte appaltatrici, anch’esse in attesa di essere saldate, faticano a trovare personale per i turni, causando un peggioramento evidente delle condizioni igieniche dei mezzi in servizio", chiarisce.
In un quadro simile, si aggiunge il fatto che molti autobus elettrici di nuova generazione risultano tuttora fermi nel deposito di Campi, perché mancherebbe ancora la certificazione necessaria per la loro messa in servizio: "Una situazione surreale, che vanifica gli investimenti pubblici in mobilità sostenibile e lascia mezzi costosi inutilizzati mentre la flotta in circolazione continua a invecchiare - prosegue -. Alcuni mezzi diesel non sarebbero più conformi alle normative europee e rischiano di dover essere ritirati entro l’anno, aggravando ulteriormente il servizio offerto ai cittadini, mentre i nuovi sono lasciati aperti, senza nemmeno preoccuparsi di farli girare vuoti per evitare le batterie siano compromesse"
Alla luce di queste criticità, secondo Toscano serve un cambio radicale di rotta nella gestione del trasporto pubblico genovese: "Basta spot elettorali, è tempo di trasparenza, competenza e rispetto per i cittadini e per i lavoratori. È tempo che in posizioni di rilievo di aziende pubbliche vengano collocati professionisti competenti, all'altezza del ruolo. La commercialista dell'assessore comunale Rosso, evidentemente, si era essa stessa resa conto di non essere idonea, salvo poi, dopo poche ore ripensarci. Certe posizioni, in fondo, sono difficili da lasciare, un po' come le poltrone di certo politici che continuano, alcune volte persino saltellando di qua e di là senza minima vergogna, a riproporsi per quella sedia tanto comoda e poco - per loro - impegnativa", conclude Francesco Toscano, inserendo nei manuali dei buoni propositi dei due candidati principali un messaggio di diniego per chi continua a incamerare nomi per le proprie liste senza badare ai percorsi storici e a cambi di ideali che difficilmente si giustificano con le tempistiche di riflessione doverose.