Potrebbe diventare uno dei nodi più delicati nella realizzazione dello SkyMetro in Valbisagno quella legata alla possibile demolizione dell’istinto Firpo Buonarroti per lasciare spazio all’infrastruttura di trasporto pubblico.
Il tema è arrivato in Consiglio Comunale, l’ultimo prima delle prossime elezioni.
L’istituto, attualmente in ristrutturazione grazie ai fondi del PNRR, è soggetto a vincoli precisi: tra questi, il mantenimento della destinazione d’uso scolastica per almeno cinque anni dalla fine dei lavori e della liquidazione finale del finanziamento.
Ma sull’obbligo aleggia la questione demolizione, tra le ipotesi inserite nel progetto per il tracciato dello SkyMetro. A sollevare la questione è stato il consigliere Fabio Ceraudo che ha chiesto chiarimenti alla Giunta sulla compatibilità tra il progetto e il futuro dell’istituto. “Siamo contrari all’opera per l’impatto che il cantiere avrà sulla delegazione e perché riteniamo che non ci sia bisogno di un’infrastruttura di questo genere. Ci arrivano notizie dell’abbattimento del Firpo, istituto storico e presidio educativo della delegazione. Siamo preoccupati, soprattutto alla luce dell’impatto ambientale e urbanistico di un’opera come lo SkyMetro, che prevede duecento piloni e altrettanti cantieri in tutta la Val Bisagno”.
Ceraudo ha puntato il dito contro quella che definisce “un'opera impastata, impattante, che va a ricadere su una struttura a ridosso del torrente Bisagno, per cui la Regione ha concesso deroghe alla legge sulla costruzione in prossimità dei corsi d'acqua”. Non solo: “Il carcere di Marassi potrebbe essere demolito e spostato a ponente, e ora anche il Firpo rischia di essere abbattuto. Tutto questo per un progetto che è stato già bocciato più volte dal Ministero per mancanza di finanziamenti”.
Secondo il consigliere, il rischio è di lasciare un’eredità di debiti alla città, quando esistevano alternative più sostenibili e già pronte: “Il tram era già stato progettato e lo vediamo nelle città europee: è sicuro, tranquillo, ha bassi costi di manutenzione. Ma qui si preferisce un’infrastruttura che potrebbe andare bene a Chicago, ma non a Genova”.
Dal lato dell’Amministrazione, è stata fornita una ricostruzione dello stato dell’iter. “Il progetto definitivo dello SkyMetro è stato trasmesso il 12 marzo – ha spiegato l’assessore Ferdinando De Fornari – e attualmente è in corso l’esame da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Sono state avviate la Conferenza dei Servizi, la procedura di Verifica di Impatto Ambientale e la richiesta di parere alla Soprintendenza”.
Quanto al Firpo-Buonarroti, l’assessore ha confermato che al momento non ci sono modifiche formali alla destinazione d’uso della struttura, ma ha aggiunto che “sono in corso approfondimenti specifici in parallelo con l’istruttoria. Solo al termine di queste fasi sarà possibile valutare tutti gli aspetti, compreso quello relativo al vincolo quinquennale previsto dal PNRR”.
Una risposta che non ha rassicurato Ceraudo: “Non smentite che l’immobile possa essere demolito. Questo è il punto. E noi ribadiamo la nostra contrarietà a un’opera così impattante, sia dal punto di vista ambientale che sociale”.