Sembra essere giunto a una svolta l’andamento dei lavori per il ribaltamento a mare di Fincantieri che sta tenendo in scacco Sestri Ponente.
Le palificazioni del progetto sono state completate chiudendo un passaggio fondamentale per il cantiere che punta a potenziare e modernizzare uno dei poli industriali strategici del ponente genovese ma che ha anche generato forti disagi alla cittadinanza.
La questione è tornata al centro dell’attenzione durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, grazie a un’interrogazione del Consigliere Alessandro Barbieri. Nel suo intervento, Barbieri ha chiesto conto all’amministrazione dello stato dei lavori e del rispetto degli impegni assunti con i cittadini, con particolare riferimento alle problematiche acustiche e ai danni denunciati da numerosi residenti.
“Non si può negare che i disagi siano stati notevoli”, ha dichiarato il Consigliere, “ma ciò non toglie che sia fondamentale capire se l’amministrazione ha fatto il possibile per contenerli e per rispettare i tempi comunicati alla cittadinanza. Ora serve chiarezza e, soprattutto, rispetto per chi ha vissuto questo periodo con fatica”.
A rispondere è stato l’assessore Avvenente, che ha aggiornato l’aula con una notizia attesa: il 269° palo è stato infisso ieri, chiudendo di fatto la fase più invasiva del cantiere.
“Comprendo perfettamente il disagio vissuto dai cittadini” ha affermato, “e posso confermare che la fase di palificazione è conclusa. I monitoraggi acustici e di vibrazione sono stati continui, sette giorni su sette, H24, e i valori sono rimasti sempre sotto le soglie di legge. Ma questo non significa che i disagi non ci siano stati: proprio per questo giovedì pomeriggio incontreremo i comitati dei cittadini per affrontare il tema dei risarcimenti”.
Una fase complessa, durata mesi, durante la quale il rumore dei macchinari si è fatto sentire ben oltre i confini del cantiere, come lo stesso assessore ha ammesso: “Abito a Pegli, e spesso dal lungomare si sentiva il colpo secco delle macchine infisse sul fondale. È stata una situazione pesante per chi vive più vicino”.
Il progetto di ribaltamento a mare rappresenta una delle più importanti operazioni infrastrutturali legate alla cantieristica navale a livello nazionale. L’ampliamento dell’area produttiva consentirà a Fincantieri di rafforzare la propria competitività, incrementando la capacità di costruzione e attrazione di commesse internazionali. Un’opera che promette un indotto significativo in termini di occupazione, innovazione e sviluppo territoriale.
Proprio per questo, anche lo stesso Barbieri, pur critico su alcuni aspetti gestionali, ha riconosciuto l’importanza strategica dell’intervento: “È giusto che si dica chiaramente che questo cantiere può rappresentare un volano per lo sviluppo di Sestri Ponente e per l’intera città. Ma un’opera strategica non può essere imposta a discapito della qualità della vita dei residenti. L’impegno preso dall’amministrazione sui tempi e sulla gestione dei danni deve essere onorato fino in fondo”.
Ora l’attenzione si sposta sulla fase successiva: la gestione dei ristori per chi ha subito danni o forti disagi. Il confronto con i comitati, annunciato dall’assessore, rappresenta un momento chiave per ricostruire la fiducia tra cittadini e istituzioni. L’obiettivo è quello di avviare un percorso concreto, che riconosca le criticità vissute e sappia trasformarle in una forma di compensazione, materiale ma anche simbolica.
“Mi ritengo soddisfatto della risposta ricevuta” ha concluso Barbieri “e confido che ora l’amministrazione prosegua con serietà il dialogo con la cittadinanza, nel rispetto di chi ha subito, ma anche nella consapevolezza che il futuro industriale della nostra città passa anche da qui”.