È arrivata la sentenza per il diciannovenne genovese di origini sudamericane arrestato lo scorso 13 ottobre con l'accusa di tentato omicidio, dopo aver accoltellato un ventiquattrenne tunisino durante una lite scoppiata nei pressi della Fiumara. Il giovane è stato condannato ieri dal tribunale collegiale di Genova a tre anni e due mesi di reclusione, pena che verrà scontata in detenzione domiciliare. La decisione è arrivata al termine di un processo celebrato con rito abbreviato, su richiesta dei difensori de Sanctis e Rosa.
I fatti risalgono al 13 ottobre dell’anno scorso. L’aggressione era nata da una lite su un autobus tra il tunisino e un gruppo di sudamericani, degenerata in una rissa. Durante lo scontro, il diciannovenne è intervenuto accoltellando il tunisino alla schiena.
Il giovane aveva ammesso di aver agito sotto l'effetto dell’alcol e di aver colpito per difendere un amico, ma ha negato di voler uccidere, sostenendo di aver mirato a un arto. Tuttavia, secondo il giudice al momento dell’arresto, c’erano elementi che fanno pensare a un intento omicida: l’arma usata, la zona colpita, la modalità dell’attacco, la distanza ravvicinata e il movente.
La Procura aveva chiesto una condanna superiore ai cinque anni di reclusione, ma il tribunale ha riconosciuto al ragazzo alcune attenuanti, applicando una pena inferiore e disponendo che venga scontata in regime di detenzione domiciliare. I difensori si sono detti soddisfatti per l’esito che ha evitato al loro assistito il carcere, pur riservandosi di valutare un eventuale appello dopo aver letto le motivazioni della sentenza.