Cento anni di attività, con solide radici e lo sguardo rivolto al futuro. Quello di Ente Bacini, la storica società che dal 1925 gestisce i bacini di carenaggio nell'area di Molo Giano, celebra quest’anno è un compleanno importante che vuole ripercorrere una storia iniziata nel 1925 proiettandosi verso le nuove ambizioni per il porto di Genova e la città.
Il convegno organizzato a Palazzo San Giorgio, è stata l’occasione per discutere i progetti di ammodernamento, la richiesta di nuovi spazi per le navi di maggiori dimensioni e la necessità di un rinnovo della concessione in scadenza a fine anno.
“Oggi Ente Bacini rappresenta un’eccellenza nel Mediterraneo per le riparazioni navali e il refitting di tutte le tipologie di imbarcazioni”, ha dichiarato la presidente Daniela Boccadoro Ameri, sottolineando che, grazie ai bilanci in utile dal 2021, l'ente ha potuto investire nella manutenzione, innovazione e sostenibilità. “Abbiamo investito circa 14 milioni per ridurre l'impatto delle attività industriali e migliorare la qualità dell’ambiente", ha aggiunto. Tuttavia, la crescita dell'ente dipende dalla disponibilità di nuovi spazi, necessari per accogliere le navi più grandi, e dalla stesura di un nuovo piano regolatore portuale.
Boccadoro Ameri ha anche ricordato che l'Autorità di Sistema Portuale ha stanziato trenta milioni di euro per la ristrutturazione dei bacini 4 e 5, ma l'ente è ancora in attesa dei bandi per la progettazione esecutiva e, soprattutto, del rinnovo della concessione, che è fondamentale per garantire la continuità delle operazioni.
Nel suo intervento, il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha affermato: “Ente Bacini ha alle spalle cento anni di grande lavoro, ma oggi dobbiamo guardare avanti, con una visione che arrivi ai prossimi vent’anni e oltre. Servono spazi, decisioni rapide, investimenti”. Bucci ha poi ribadito l'importanza strategica di Genova nel Mediterraneo, esprimendo la necessità di non perdere terreno nei confronti dei porti concorrenti.
Il facente funzioni sindaco di Genova, Pietro Piciocchi, ha aggiunto: “Celebrare i cento anni di Ente Bacini significa dare merito al lavoro di chi, con grande professionalità e altissimi standard qualitativi, porta Genova nel mondo”. Piciocchi ha voluto sottolineare l'importanza di continuare a sostenere e valorizzare questa eccellenza, con l'auspicio di un ampliamento che crei nuovi posti di lavoro e renda la città sempre più attrattiva a livello europeo.
Durante il convegno è stato presentato anche il volume “Ente Bacini 1925-2025 – I primi cento anni al servizio del porto di Genova”, curato dall'architetto Guido Rosato. Il libro ripercorre la storia dei bacini di carenaggio, dalle origini della Marina di Sarzano fino ai giorni nostri, con contributi di Carla Arcolao, Cristina Bartolini, Valentina Delle Foglie, Stefania Bertano, Anna Dagnino e Alessandro Terrile. Il volume, edito da Tormena in doppia lingua italiana e inglese, è arricchito da una vasta documentazione fotografica proveniente dagli archivi di Ente Bacini, Autorità di Sistema Portuale e Fondazione Ansaldo.
Daniela Boccadoro Ameri ha concluso: “Siamo lieti di consegnare alla città, nel centenario della nostra fondazione, un segno tangibile che ripercorre una storia di competenze, professionalità e lavoro di cui Genova deve andare orgogliosa”.
Alessandro Terrile, amministratore delegato di Ente Bacini, ha parlato dell'importante lavoro svolto per raccogliere documenti storici negli archivi cittadini, che hanno contribuito a dimostrare come un bene monumentale possa continuare a essere un luogo di lavoro che coniuga la tutela con le necessità dell’industria. “La pubblicazione del volume chiude un progetto durato circa due anni, partito dal recupero e dall’esame dei verbali degli organi sociali, grazie al lavoro certosino dell’Arch. Guido Rosato che ha reperito documenti rilevantissimi nei vari archivi cittadini - ha dichiarato Terrile - Sono particolarmente grato alla soprintendente Bartolini e alle funzionarie della Soprintendenza che hanno collaborato con passione al nostro progetto, aiutandoci a dimostrare che un bene monumentale può continuare ad essere un luogo di lavoro capace di coniugare la tutela dell’infrastruttura con le necessità dell’industria".
In occasione del centenario, Ente Bacini ha anche programmato aperture straordinarie dei bacini ai visitatori, per permettere ai genovesi di avvicinarsi sempre di più a una realtà fondamentale per lo sviluppo economico della città.