Nella già intricata narrazione della campagna elettorale per le amministrative di Genova, adesso irrompe anche la questione anagrafica. Da una parte un centrosinistra che punta il dito sullo spopolamento della città (specie tra i giovani), dall'altra il centrodestra che punta sui numeri per dimostrare il contrario.
“C’è chi continua a raccontare frottole e chi preferisce guardare i numeri con onestà - tuona in risposta Pietro Piciocchi, candidato sindaco del centrodestra - secondo quanto affermato dalla candidata del centrosinistra, Genova avrebbe perso 15 mila abitanti sotto la guida del centrodestra. Peccato che i dati ufficiali raccontino tutt’altra storia. Dal 2018, primo anno con la nuova amministrazione, il trend di crollo demografico inizia a rallentare. Poi, se Silvia Salis non se n’è accorta, il Covid. Nel 2023 e nel 2024 Genova torna a crescere. Non succedeva da vent’anni”.
Secondo i dati diffusi dal candidato sindaco, nel 2023 i residenti sono cresciuti di 1.231 unità, mentre nel 2024 di 1.525. E, dal 2028 a oggi, la perdita netta è di 5.237 abitanti. “Se proprio vogliamo fare confronti - commenta Piciocchi - basta guardare Firenze, con metà della nostra popolazione, che nello stesso periodo ha perso 7.532 residenti”.
“Ma la notizia vera non è solo nei numeri - aggiunge il candidato sindaco - è nei segnali positivi: nella fascia 15-35 anni, Genova ha guadagnato oltre 5 mila giovani dal 2020 al 2024. Genova ha una percentuale di diplomati (75,3%) più alta del Nord Ovest e dell’Italia. Stessa cosa per i laureati (34,7%), e dei ragazzi che non lasciano gli studi dopo le superiori (58,6%). Cresce il numero di chi sceglie di restare qui”.
“Dati empirici evidenziano come il dato della popolazione effettiva che vive la città ogni giorno è in costante crescita oltre le 750mila unità - conclude - il futuro ha scelto Genova. Altri, evidentemente, hanno scelto di restare ancorati al passato e ai soliti slogan”.