"Leggo con stupore l’ennesimo attacco strumentale da parte delle donne della coalizione progressista, che accusano la Lega di escludere le donne dal dibattito su finanza e fisco": così dichiara in una nota l'assessore al commercio Paola Bordilli, in risposta alle accuse del Partito Democratico riguardo l'assenza di quote rosa durante l'incontro della Lega su finanza e fisco.
"Premesso che non spetta alla sinistra decidere chi debba intervenire negli eventi organizzati da altre forze politiche, è opportuno ricordare un dato di fatto incontestabile: la Lega, con Marta Brusoni, Francesca Corso e la sottoscritta, esprime tre assessori donna nella Giunta comunale di Genova ed è il primo partito nella storia della città a farlo. Inoltre, la nostra segretaria genovese è una donna", continua Bordilli.
E ancora: "Mi chiedo se la candidata Salis e le sue sostenitrici abbiano guardato in casa propria prima di puntare il dito: nel PD metropolitano e regionale non c’è una donna ai vertici, né una capolista in Consiglio comunale. Forse la consigliera di Azione, Cristina Lodi, potrà raccontarle come il PD l’abbia estromessa da capogruppo per sostituirla con un uomo. E magari la consigliera del PD Rita Bruzzone potrà spiegarle come il suo stesso partito le abbia impedito di ricoprire lo stesso ruolo. Se c’è un partito che ha dimostrato di escludere le donne dai ruoli chiave, è proprio il PD", aggiunge l'assessore al commercio.
Mentre il centrosinistra "si perde in sterili dibattiti linguistici su 'sindaco' o 'sindaca' e sull’uso della schwa (ə), la Lega lavora concretamente per dare alle donne spazio, rappresentanza e ruoli di responsabilità. La differenza sta nei fatti, non nelle parole vuote e nelle polemiche pretestuose di una campagna elettorale che la sinistra sta già riempiendo di brutte figure", conclude l'assessore nella nota.