Un foyer completamente rinnovato, la biglietteria che ‘si apre all’esterno’ accogliendo il pubblico, poi i volti di chi sta sul palco ma anche delle tante, tantissime persone che lavorano dietro le quinte per far si che ogni spettacolo sia un’esperienza unica.
Così appare il Teatro Nazionale Ivo Chiesa, rinnovato e reso accessibile grazie a un investimento da un milione e mezzo di euro, finanziato tramite PNRR, che ha trasformato gli interni dello storico teatro genovese regalandogli un'immagine moderna e funzionale, all'insegna dell'efficientamento energetico e dell'abbattimento delle barriere architettoniche.
Il restyling, avviato nel novembre 2023, ha interessato molteplici aspetti strutturali ed estetici. Il pubblico potrà ora godere di un foyer completamente rinnovato, con una biglietteria dal design contemporaneo e un impianto di illuminazione all'avanguardia. L'atmosfera degli spazi comuni e della platea è stata ripensata con un nuovo assetto architettonico e decorativo, impreziosito dal rifacimento di pavimenti e pareti. Un'attenzione particolare è stata dedicata alla sostenibilità ambientale, con la sostituzione delle unità di trattamento aria e l'installazione di nuovi canali aeraulici ad alta efficienza.
L'unico intervento ancora in programma è la realizzazione del nuovo ascensore per persone con disabilità, un'opera fondamentale per garantire la piena accessibilità alla sala teatro. Come specificato durante il sopralluogo, questi lavori, della durata stimata di quaranta giorni, verranno eseguiti al termine della stagione teatrale per non interrompere il ricco calendario di eventi.
“Il Teatro Nazionale negli ultimi anni ha registrato grandi performance - ha dichiarato il vicesindaco facente funzioni Pietro Piciocchi - e visto investimenti significativi sia per quanto riguarda la conduzione, quindi la necessità di offrire un panorama di offerta sempre più elevato e qualificato che per quanto riguarda i lavori. Oggi vediamo questo nuovo foyer, bellissimo, molto innovativo, tipico di un teatro contemporaneo, come quelli delle più grandi città europee; l'efficientamento energetico che è stato realizzato all'interno della sala, la parte impiantistica, tutta una serie di nuovi servizi. Insomma un teatro che vive, un teatro che è il cuore pulsante di questo quartiere così importante della città”.
Piciocchi ha inquadrato questo intervento in una strategia più ampia dell'amministrazione comunale volta a valorizzare il patrimonio teatrale cittadino: "Questo è uno dei tanti teatri che in questi anni abbiamo completamente riqualificato e riaperto, questo impegno continuerà perché la vita culturale di una città che vede nel teatro uno dei suoi epicentri fondamentali deve sempre essere al centro dell'attenzione e della pubblica amministrazione".
Interrogato sulle strategie di investimento del Comune nel settore culturale, Piciocchi ha sottolineato un approccio multiforme: "Il Comune può investire in tanti modi, anzitutto rispetto alle esigenze che hanno i teatri per essere sempre più riqualificati, belli e accoglienti, perché il teatro poi è una casa di tutti. Credo che anche il significato di questo foyer sia l’accoglienza, l'essere un luogo aperto che vive anche oltre lo spettacolo tradizionale. Sicuramente dobbiamo investire nella parte edile e nella qualità dei luoghi, ma anche sulla conduzione, cioè dobbiamo mettere i teatri in condizione di proporre un'offerta culturale di altissimo livello. Credo che il Comune possa aiutare i teatri anche nella ricerca di sponsorizzazioni e di partnership private. I teatri contribuiscono a rendere viva l'attività culturale della città e soprattutto a rendere attrattiva la città, ma non solo perché c’è un grandissimo lavoro dei teatri, e questo teatro in particolare, con i ragazzi. E solo questo è un motivo, il lavoro con i giovani, per sostenerlo fortemente”.
Presente anche l’assessore alla Cultura Lorenza Rosso che ha definito quello odierno un momento di festa per il teatro: “Questa è un’opera riuscita, la realizzazione della storia di questo teatro. Quando si entra in sala sembra di essere accolti dai personaggi che qui hanno lavorato. È un bel messaggio per tutti e invito chiunque a venire a vederlo. Con biglietti accessibili a tutti si possono prendere pillole di cultura importanti. Questo è anche un luogo di aggregazione perché nella parte dell’entrata del foyer, così come nella parte del bar, ci sono spazi da vivere. Questo è un luogo che può diventare vivo tutti i giorni”. Infine, l'assessore ha evidenziato il ruolo del Teatro Nazionale come motore per l'intero sistema teatrale cittadino: “
Il direttore del Teatro Nazionale, Davide Livermore, ha accolto con emozione i riconoscimenti, sottolineando il ruolo centrale del teatro nella vita della comunità: "Io sono onorato di un incontro di questo tipo perché riporta il teatro è esattamente dove deve stare, al centro della vita della comunità. Oggi celebriamo la nostra comunità attraverso l’arte”.
Livermore ha descritto il rinnovato foyer come una "casa di memoria" dedicata ai protagonisti della storia teatrale genovese "dove possiamo vedere i volti di persone che hanno realmente dato la loro vita all'arte teatrale; parlo del signor Ivo Chiesa, parlo del signor Marco Sciaccaluga, della signora Melato. Trovo davvero emozionante è poter salire le scale e poter vedere non solo i grandi attori e attrici, ma le persone del teatro, perché gli artisti in teatro non sono solo quelli che vanno sul palcoscenico, sono quelli che rendono possibile con l'arte tecnica, il fatto che si possa creare arte sulle scene”.
Livermore ha concluso riflettendo sul valore intrinseco del teatro nell'era digitale: “Il qui e ora che il teatro impone sarà ancora più importante, sarà il luogo dove si può celebrare la nostra umanità e il nostro senso di comunità, un luogo a partire dal nostro foyer che diventerà sempre di più aperto, sempre di più un avamposto per la nostra città, un avamposto che cambierà radicalmente in questa città”.