Per i prossimi quattro mesi, in via sperimentale, dieci dispositivi bodycam saranno messi a disposizione degli operatori che viaggiano sui treni della linea regionale. L’utilizzo di questi strumenti è stata pensata da FS Security (Gruppo FS Italiane) per aumentare la sicurezza e la tutela sia dei lavoratori del Gruppo FS che dei passeggeri. La sperimentazione prevede un'adesione su base volontaria e ha già registrato un'alta partecipazione, segno del forte interesse del personale verso strumenti che possano rafforzare le misure di sicurezza esistenti. Nelle prossime settimane, la sperimentazione sarà estesa anche in Piemonte, Toscana, Puglia e successivamente in Lombardia.
L'amministratore delegato di FS Security, Pietro Foroni, ha sottolineato come le bodycam rappresentino una risposta agli episodi di aggressione, come l'accoltellamento di un capotreno avvenuto l'anno scorso nella stazione di Genova Rivarolo. Foroni ha aggiunto che l'obiettivo è quello di dare maggiore protezione e tutela agli operatori di FS Security e che si ritiene che questo strumento possa fungere da deterrente nei confronti di individui malintenzionati.
Il funzionamento delle bodycam è stato concepito con grande attenzione alla tutela della privacy e alla regolamentazione dell'uso: gli operatori non hanno la possibilità di visualizzare o eliminare le registrazioni video. Il trasferimento delle immagini avviene tramite un sistema di tracciamento accessibile esclusivamente a personale autorizzato.
Le bodycam utilizzate nella sperimentazione sono state configurate con specifiche limitazioni per tutelare il personale e rispettare le normative sulla privacy. In particolare, sono state disabilitate le funzioni di GPS, SIM, audio e Bluetooth, rendendo il dispositivo attualmente in modalità stand-alone, ovvero non connesso a reti esterne. Una funzione chiave è il pre-recording (o buffering), che registra continuamente sovrascrivendo le immagini ogni 30 secondi – 2 minuti. Quando viene attivata la registrazione, questo intervallo precedente viene salvato, garantendo la memorizzazione degli eventi immediatamente precedenti all'attivazione. Le immagini registrate saranno conservate in forma criptata e non potranno essere scaricate, visualizzate o cancellate dagli operatori.
La registrazione con la bodycam verrà avviata esclusivamente nei casi in cui si ravvisino potenziali rischi per l’incolumità personale dell’operatore o di terzi. L’obiettivo principale della sperimentazione è aumentare la deterrenza e la sicurezza, garantendo un ambiente più protetto per il personale e i passeggeri.
Foroni ha chiarito che la bodycam non è l'unica risposta alle problematiche di sicurezza e ha evidenziato la forte collaborazione del Gruppo FS con le forze dell'ordine e il governo per dotarsi di strumenti di sicurezza avanzati. Ha inoltre annunciato un aumento del personale di FS Security, arrivato quest'anno a 1150 dipendenti, con previsioni di ulteriore crescita. Oltre alle bodycam, FS Security sta prestando grande attenzione all'evoluzione tecnologica, in particolare ai sistemi di videosorveglianza con intelligenza artificiale, per dotare le infrastrutture ferroviarie di sistemi in grado di lanciare automaticamente allarmi in presenza di comportamenti anomali.
Per quanto riguarda l'installazione di telecamere fisse sui treni, Foroni ha spiegato che questa tecnologia è ancora in fase di ricerca e che FS Security è attiva nella ricerca di soluzioni da proporre alle altre società del gruppo.
Analizzando l'impatto della percezione di insicurezza, Foroni ha sottolineato che, nonostante un grave episodio avvenuto in Liguria l'anno scorso, il 2024 ha registrato a livello nazionale un calo del 20% delle aggressioni al personale ferroviario e in Liguria un calo del 24% rispetto al 2023. Pur riconoscendo l'impatto psicologico di tali situazioni sui lavoratori, Foroni ha ribadito l'impegno del Gruppo FS, attraverso FS Security, ad aumentare le politiche di sicurezza a tutela del personale e dei viaggiatori.
Al termine del periodo di sperimentazione verrà somministrato un questionario agli operatori coinvolti per raccogliere feedback sull’esperienza e valutare eventuali sviluppi futuri dell’iniziativa. L’obiettivo è quello di estendere le bodycam anche al personale di bordo.