Genova punta sull’innovazione per diventare la "città del dato" e un riferimento europeo nel settore tecnologico. A dichiararlo è il facente funzioni sindaco di Genova, Pietro Piciocchi, che sottolinea l'importanza della crescita delle start-up innovative (+4% nel 2024), del ruolo dell’Università di Genova nella classifica mondiale e delle infrastrutture a supporto dello sviluppo economico e sociale.
“Genova si candida a diventare la ‘città del dato’, un hub europeo che può contare sulla presenza di un’eccellenza come Leonardo e in un ecosistema di pmi e start up innovative, cresciute del 4% nel 2024, e su un sistema accademico, di ricerca e formativo ai primi posti al mondo. Motivo di grande orgoglio e di stimolo è stato il piazzamento dell’Università di Genova nella top ranking mondiale, con una scalata di posizioni legate soprattutto agli ambiti della tecnologia”.
L'amministrazione comunale ha avviato progetti concreti per attrarre giovani talenti, come la costruzione di nuovi studentati nelle aree ex Marconi e l’apertura della "Fabbrica delle idee" nel Waterfront di Levante, un hub da novemila metri quadri progettato dall’architetto Renzo Piano. “Abbiamo centinaia giovani che hanno scelto Genova per lanciare i propri progetti innovativi, dell’alta tecnologia e dall’aerospazio”, aggiunge Piciocchi.
Non solo opportunità per i giovani, ma anche attenzione ai bisogni degli anziani e delle persone più fragili. Il Comune, riconosciuto come la prima amministrazione italiana per digitalizzazione, punta a rendere accessibili i servizi digitali per tutti. “La grande sfida per la nostra città, che oggi è già un hub del dato di importanza strategica nelle connessioni globali, sarà rendere fruibili a tutti, penso agli anziani e ai più fragili, i grandi benefici che l’innovazione tecnologica ci fornisce, nel quotidiano, a partire dall’accessibilità dei servizi alla persona”.