Il governo punta su un “adeguamento delle tariffe”, le opposizioni rilanciano con la richiesta di “rimborsi automatici”.
Certo è che l’estate da incubo sulla linea ferroviaria tra Lombardia e Liguria sta diventando sempre più un caso politico, mentre pendolari e vacanzieri si preparano a viaggi in finiti tra ritardi, cancellazioni, orari ‘creativi’ per far fronte al cantiere per la ricostruzione del ponte ferroviario sul Po.
Il cantiere, lo ricordiamo, partirà il 1° giugno e si articolerà in due fasi: la prima, fino al 20 luglio, comporterà la circolazione su un binario unico tra Voghera e Pavia con conseguenti ritardi; la seconda, più impattante, si svolgerà tra il 21 luglio e il 31 agosto e vedrà la chiusura totale della tratta con gli Intercity deviati a Piacenza e un allungamento dei tempi tra i 60 e i 75 minuti, oltre a cancellazioni e deviazioni per i Regionali. Ma, come abbiamo dimostrato simulando una prenotazione, i tempi si allungheranno molto di più.
Dai banchi dell’opposizione alla Camera la richiesta di rimborsi arriva per voce della deputata di Italia Viva e vice capogruppo, Maria Chiara Gadda, durante il question time con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: “Il governo Meloni stanzi le risorse per un fondo che consenta di ristorare lavoratori, pendolari, cittadini alle prese con i ritardi dei treni. Rimborsi automatici anche per i ritardi sotto i 30 minuti e indennizzi totali per quelli sopra le due ore”.
“I cantieri sono fondamentali e importanti, ma i disagi e l’incompetenza del ministro non possono essere pagati dai cittadini - aggiunge Gadda - quello che Salvini non dice è che i tempi di percorrenza sono già aumentati in modo drastico, e a questo si sommano poi i ritardi”.
Anche il vice di Salvini, Edoardo Rixi, in audizione in commissione Trasporti alla Camera ha ammesso i disagi della prossima estate tra Lombardia e Liguria, senza parlare di rimborsi ma annunciando un possibile adeguamento delle tariffe ai nuovi tempi di percorrenza.
“I tempi di percorrenza rischiano di aumentare - ha detto Rixi in commissione - si sta vedendo se contenerli, mettere servizi sostitutivi o adeguare le tariffe ai nuovi tempi”.
Possibile, quindi, che si metta mano almeno alle tariffe per andare incontro a chi in quelle settimane si troverà a prendere il treno tra Liguria e Lombardia. Da capire come, invece, si interverrà per estendere l’agevolazione anche agli abbonati, i tanti pendolari che ogni giorno viaggiano su quelle tratte per esigenze di lavoro.
Intanto, provando già a prenotare un viaggio tra il 21 luglio e il 31 agosto, si può verificare con mano quanto sarà difficile spostarsi tra la Lombardia e la Liguria senza Intercity, con regionali a singhiozzo, tratte chiuse e deviazioni. A fine estate sarà il momento dei bilanci per il mondo del turismo, mentre chi si sposta per lavoro resta in attesa di risposte.