Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025 entrerà in vigore l’ora legale. Alle 2 di notte gli orologi andranno spostati un’ora avanti, portandosi così alle 3. Questo significa un’ora di sonno in meno, ma anche giornate più lunghe e un miglior sfruttamento della luce naturale.
Come di consueto, il cambio dell’ora interesserà tutti i dispositivi analogici, mentre smartphone, computer e altri apparecchi elettronici si aggiorneranno automaticamente. È consigliabile ricordarsi di sistemare gli orologi manuali prima di andare a dormire o al risveglio.
L’ora solare tornerà in vigore nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, quando si dovrà riportare l’orologio un’ora indietro. A livello internazionale, l’ora legale si definisce come un anticipo di 60 minuti rispetto al Coordinated Universal Time (UTC). L’Italia, che normalmente segue il fuso orario UTC+1, durante l’ora legale passa a UTC+2.
L’attuale sistema di cambio dell’ora è stato stabilito a livello europeo per uniformare le date di inizio e fine dell’ora legale: dal 1996, infatti, essa entra in vigore l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. In passato, invece, le date venivano stabilite di volta in volta.
L’ora legale fu introdotta per la prima volta in Italia il 3 giugno 1916 con l’obiettivo di sfruttare al meglio la luce solare e ridurre il consumo energetico. Nel corso del tempo, la durata del periodo di ora legale è cambiata più volte: inizialmente era di quattro mesi, poi sei, e dal 1996 si è stabilita a sette mesi.
Il cambio avviene sempre nelle ore notturne per ridurre al minimo i disagi, soprattutto nei trasporti, che si adattano al passaggio tra le 2 e le 3 di notte. L’idea di introdurre l’ora legale nacque dalla necessità di ottimizzare i consumi energetici, un tema particolarmente sentito già durante le crisi energetiche degli anni ’60 e ’70.
L’ora legale è applicata in tutti i paesi dell’Unione Europea secondo le modalità concordate, mentre altre nazioni come Cina, India, Thailandia, Egitto e Tunisia non adottano questa convenzione. Nell’emisfero australe, invece, il sistema è invertito rispetto all’Europa: in Australia, ad esempio, l’ora legale va da ottobre a marzo, ma non è applicata in tutti gli stati federati. La Russia, invece, dal 2011 ha deciso di mantenere tutto l’anno l’orario estivo.