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Attualità | 26 marzo 2025, 16:41

Certosa, cinema Albatros sold out per l’assemblea pubblica sui grandi cantieri

Organizzato dal Comitato Liberi Cittadini, l’appuntamento ha visto protagonisti il presidente del Municipio V Federico Romeo e l’assessore ai Lavori Pubblici Ferdinando De Fornari. Tra dieci giorni un nuovo incontro promesso dall’amministrazione comunale per presentare il progetto di riqualificazione del quartiere

Foto: Paolo Salerno

Foto: Paolo Salerno

Cinema Albatros di Certosa sold out per l’assemblea pubblica organizzata dal Comitato Liberi Cittadini ieri sera, martedì 25 marzo: i residenti della Valpolcevera, preoccupati per le problematiche che attanagliano il quartiere ormai da tempo, hanno riempito la sala e costretto molte persone a seguire l’incontro dall’atrio. 

"La partecipazione è stata straordinaria - spiega Enrico D'Agostino, presidente del Comitato -. A un certo punto abbiamo dovuto mandare indietro della gente perché non c'era più posto: questo dimostra quanto il quartiere abbia bisogno di risposte concrete”. Tra i principali temi affrontati, la gestione dei grandi cantieri, ritenuti altamente impattanti sulla qualità della vita dei residenti: cronoprogrammi non comunicati con chiarezza e ritardi nei lavori per il prolungamento della metropolitana sono stati al centro del dibattito, che ha visto la presenza del presidente del Municipio Valpolcevera Federico Romeo e dell’assessore alle Infrastrutture del Comune di Genova Ferdinando De Fornari

Fra gli argomenti trattati, anche degli indennizzi PRIS per i residenti, ancora fermi, e del protocollo sul passaggio delle merci pericolose via ferrovia, mai sottoscritto, oltre ai nuovi cantieri ferroviari nella zona di via Rossini. Un'altra preoccupazione riguarda le risorse disponibili per la rigenerazione urbana, giudicate insufficienti (199 milioni di euro), a fronte delle necessità del quartiere.

Durante l'assemblea, l'assessore alle infrastrutture De Fornari si è confrontato direttamente con i cittadini, rispondendo alle molte domande e impegnandosi a convocare un nuovo incontro pubblico entro dieci giorni per presentare in dettaglio il progetto di riqualificazione del quartiere, partendo dalle officine di piazza Facchini e ampliando la visione a una rigenerazione complessiva dell'area.

"Apprezziamo il fatto che De Fornari ci abbia messo la faccia e abbia risposto alle domande della cittadinanza: a differenza di altri rappresentanti delle istituzioni, almeno ha dato delle risposte. Certo, il Cociv si è limitato alla solita presenza formale, senza entrare mai nel merito delle questioni" ha aggiunto D'Agostino.

Il Municipio, attraverso il presidente Romeo, ha espresso forte preoccupazione per le future cantierizzazioni e per le conseguenze su viabilità e attività commerciali, ribadendo la volontà di istituire un tavolo di coordinamento municipale per affrontare le criticità in modo sistematico.

I comitati hanno sottolineato, ancora una volta, la loro posizione non di "opposizione a priori", ma di costante proposta di soluzioni alternative per la mobilità e le infrastrutture del quartiere, come la possibile localizzazione della stazione della metropolitana in piazzale Palli o una diversa configurazione della linea ferroviaria Porto-Campasso-Certosa-Fegino, soluzioni avanzate da esperti del settore.

"Non siamo i comitati del 'no', ma i comitati del 'per'. Facciamo proposte, evidenziamo criticità e offriamo soluzioni. Forse chi ci governa dovrebbe chiedersi perché nascono così tanti comitati cittadini, invece di accusarci di essere al servizio di alcuni partiti politici per rallentare il percorso dei vari progetti. La favola che siamo contro lo sviluppo non regge più".

L'incontro si è concluso con un rinnovato impegno da parte del Comitato Liberi Cittadini di Certosa a vigilare sui progetti futuri e a collaborare con le istituzioni per garantire che il quartiere ottenga, finalmente, le risposte e le risorse che merita: “De Fornari si è impegnato a tornare nel quartiere, e siamo curiosi di vedere non slide o rendering, come piace a questa amministrazione, ma un progetto vero e proprio” conclude D’Agostino.
 

Chiara Orsetti


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