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Politica | 25 marzo 2025, 19:28

La guerra dei numeri con Bucci, lo sfogo a squarciagola e quell’insulto lontano dai microfoni: in Regione un martedì ad alta tensione

In aula arriva il tanto discusso ‘buco’ della Sanità e gli animi si scaldano. Pesa quel “sei uno zero” che il presidente avrebbe rivolto a Ioculano (PD): “Purtroppo è solito a queste esternazioni, non è accettabile”

La guerra dei numeri con Bucci, lo sfogo a squarciagola e quell’insulto lontano dai microfoni: in Regione un martedì ad alta tensione

Sarà il clima da campagna elettorale perenne, sarà la tensione montata nell’attesa di confrontarsi finalmente in aula sul ‘buco’ della Sanità ligure, fatto sta che in sala Sandro Pertini oggi è andato in scena un altro consiglio regionale ad alta tensione.
Lo schema è un po’ sempre lo stesso: si parte con la discussione, poi basta quella miccia (di solito qualcuno delle minoranze che accusa Bucci di non seguire il dibattito) e nulla è più come prima tra voci che si sovrappongono, indici puntati e comunicati stampa a valanga per dire la propria. E la seduta di oggi non ha fatto eccezione.

Il primo atto ha visto l’accesa battaglia tra il solitario Marco Bucci e l’intera opposizione sul numeri del disavanzo della sanità. Da una parte il presidente ha strenuamente difeso i propri numeri (un ‘buco’ da 19,2 milioni di euro), dall’altra le opposizioni hanno sventolato la delibera nella quale, invece, si parla di “un disavanzo di gestione di 62 milioni di euro e di un taglio di 35 milioni sui Livelli essenziali di assistenza per coprirlo”. Parole di Armando Sanna, capogruppo del Partito Democratico, che, pallottoliere alla mano, ha rincarato la dose: “Questo l’unico e ultimo documento ufficiale che attesta quello che è l’ammanco in sanità in Liguria. Quelle di Bucci sono solo parole che non sono avvalorate da nessun atto concreto”.

Stesso schema anche per Stefano Giordano (M5S), pronto a tornare su quei numeri che fanno sempre infuriare il presidente: “Il vero buco comunque non è di 19,2 milioni di euro, ma di 62 milioni di euro: lo certifica una delibera di Giunta del 13 marzo”.

Tensione alle stelle, che culmina in un istante scappato all’attenzione dei cronisti in aula, ma non a chi era lì a pochi centimetri dal fatto. Andando verso la porta d’uscita, Bucci si sarebbe rivolto a Enrico Ioculano (PD) dicendoglisei uno zero”. Un ‘bis’ dello scontro verbale che aveva acceso la seduta un paio di settimane fa.
L’episodio è stato portato alla luce dal vice presidente del consiglio regionale, Roberto Arboscello: “Non è accettabile che nell’aula del consiglio regionale il presidente della Regione si permetta di usare questi termini contro i consiglieri regionali. Purtroppo Bucci è solito a queste esternazioni, lo ha fatto con il consigliere Federico Romeo fuori dall’aula e lo ha continuato a fare oggi anche in aula con il consigliere Ioculano, ma non siamo più disposti ad accettare questa situazione. L’aula e i suoi componenti, eletti democraticamente dai cittadini, meritano rispetto”.

Federico Romeo, appunto. Il terzo momento caldo del consiglio regionale di oggi. Il consigliere del Partito Democratico, alla ripresa dei lavori dopo una brevissima pausa pranzo, ha preso la parola per un intervento dal pathos crescente (terminato con quasi a squarciagola) contro il presidente Bucci, reo di avergli replicato in un’intervista a margine della seduta, tornando sul loro botta e risposta in merito alla presenza in Valpolcevera nei drammatici giorni del crollo del Ponte Morandi. Romeo, collegandosi anche al ‘caso Ioculano’, ha chiesto “rispetto” per i consiglieri, pur nella differenza di vedute.
Ma, intanto, al di là delle dichiarazioni di intenti, è ormai palese che la campagna elettorale costante, iniziata nell’estate del 2024 per le regionali e tutt’ora in corso per le comunali, sta iniziando a lacerare i nervi.

Pietro Zampedroni


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