Il Tar della Liguria ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di residenti di Albaro, bloccando il progetto che prevedeva la costruzione di tre campi da padel nell’area compresa tra via Pisa e via Livorno. La decisione ha annullato la delibera comunale del luglio 2023, che dava il via libera all’iniziativa promossa dalla società AC99, in cui figura anche l’ex calciatore della Samp Antonio Cassano. Il piano prevedeva la realizzazione di una struttura sportivo-ricreativa coperta, con spazi accessori e una zona verde ad uso pubblico.
Il tribunale amministrativo ha rilevato che il Comune ha operato in violazione del PUC, il Piano Urbanistico Comunale, modificando in modo improprio le norme per consentire la costruzione dell’impianto sportivo. Il punto principale della sentenza riguarda l’incremento del carico urbanistico dell’area, che secondo i giudici sarebbe stato superiore ai limiti previsti dal piano regolatore. L’intervento, inoltre, avrebbe avuto un impatto significativo sul contesto urbano, alterando l’equilibrio architettonico e paesaggistico del quartiere, caratterizzato da edifici residenziali e spazi verdi.
Un altro aspetto sollevato dal Tar riguarda le strutture di servizio previste nel progetto, come spogliatoi, uffici e servizi igienici. Secondo la sentenza, questi locali non possono essere considerati elementi temporanei o accessori, ma richiedono requisiti di agibilità che non risultavano adeguatamente rispettati. Questo punto si è rivelato cruciale per la decisione dei giudici, che hanno evidenziato come le opere previste, comprese le piattaforme in cemento e le tensostrutture, non rispondessero ai criteri di leggerezza e smontabilità indicati dalla normativa vigente.
Un ulteriore elemento di criticità riguarda la portata della modifica urbanistica approvata dal Comune. La delibera contestata non riguardava esclusivamente il progetto di Albaro, ma introduceva un principio più ampio, che avrebbe potuto consentire la costruzione di impianti sportivi di grandi dimensioni in altre zone della città, aggirando i vincoli urbanistici esistenti. Questa interpretazione è stata ritenuta illegittima dal Tar, che ha stabilito che una modifica di tale portata avrebbe dovuto seguire un iter più complesso, con una valutazione d’impatto più approfondita.
La bocciatura del Tar non rappresenta necessariamente la fine del progetto. È probabile che il Comune di Genova e la società AC99 presentino ricorso al Consiglio di Stato, nel tentativo di ribaltare la decisione. In caso di conferma della sentenza, la giunta comunale potrebbe essere costretta a rivedere la propria strategia in materia di pianificazione urbanistica e di concessioni per impianti sportivi.