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Attualità | 23 marzo 2025, 09:05

A Trasta la commemorazione dell'eccidio di via Rocca dei Corvi

L’evento, organizzato dalla sezione locale dell’Anpi, ricorda le cinque vittime dei tedeschi, rinvenute all’interno di fosse comuni nei pressi di una capanna

Si è svolta la mattina di sabato 22 marzo, all'interno del cantiere TAV, la commemorazione dell'eccidio di via Rocca dei Corvi, un tragico evento della Resistenza che ancora oggi resta impresso nella memoria collettiva della città.

Nel marzo del 1945, negli ultimi giorni dell'occupazione nazifascista, in località Barabini di Trasta, in Valpolcevera, vennero rinvenute fosse comuni nei pressi di una capanna, in via Rocca dei Corvi. All'interno di queste fosse furono scoperti i corpi di cinque persone, brutalmente torturate e uccise dai tedeschi, i quali avevano intensificato le loro operazioni di polizia in quel periodo, nel tentativo di terrorizzare la popolazione e sopprimere la resistenza partigiana.

La zona di Barabini di Trasta, situata sulla sponda destra del Polcevera, era un'area industriale e operaia, caratterizzata da una forte attività antifascista. Qui, i nazisti avevano insediato un comando con unità dell'Organizzazione TODT, che impiegava forzatamente anche abitanti del luogo per la realizzazione di opere militari. Nei locali adibiti a prigione, i partigiani catturati venivano sottoposti a torture e infine giustiziati, con i loro corpi sepolti nelle fosse comuni scavate, probabilmente, dagli stessi ignari lavoratori cooptati dai tedeschi.

Solo il 28 aprile 1945, dopo la Liberazione, fu possibile dare un nome ai caduti di Via Rocca dei Corvi, che oggi vengono ricordati con profonda commozione: Daniele Cotella, 43 anni, catturato per aver dato rifugio a un partigiano e successivamente torturato e ucciso; Sebastiano Macciò, 23 anni, si consegnò ai tedeschi per salvare la madre e lo zio, ma fu sottoposto a terribili sevizie prima di essere assassinato; Andrea Savoldelli, 48 anni, fermato e arrestato insieme a Cotella, subì la stessa tragica sorte; Giancarlo Valle "il genovese", 19 anni, malato e rifugiato nella propria casa, fu catturato, torturato e infine giustiziato; Graziella Giuffrida, 21 anni, unica donna dell'eccidio, arrestata dai nazisti su un tram, fu torturata, violentata e poi uccisa.

La commemorazione di quest'anno ha assunto un significato ancora più profondo, poiché si svolge in un'area oggi interessata dai lavori della TAV, un luogo che un tempo fu teatro di un'atrocità che non deve essere dimenticata. Hanno preso parte alla mattinata, organizzata dalla presidente dell'ANPI - Sezione Teglia Gabriella Liquore, il prof. Sergio Dalmasso, alcuni studenti della scuola Don Orengo di Pontedecimo, Lorenzo Ruozi e Marco Meneghelli di Alfa Gruop, Clara Trio del Nuovo Comitato Spontaneo Trasta/Fegino, Roberta Petraglia e Alessandra Timossi del comitato Teglia.

Chiara Orsetti

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