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Politica | 22 marzo 2025, 09:16

Salario minimo per gli appalti comunali, l'assessore Mascia contro Salis: “Hanno confuso con l'elemosina la retribuzione”

Tiene ancora banco lo scontro sulla proposta della candidata del centrosinistra di introdurre una paga minima a 9 euro l'ora: “Ignorano la realtà dei ben più dignitosi salari garantiti negli appalti del Comune di Genova”

Mario Mascia (FI)

Mario Mascia (FI)

Non si placa la polemica sulla proposta della candidata del centrosinistra, Silvia Salis, di introdurre il salario minimo a 9 euro l'ora per i lavoratori delle imprese impiegate in appalto dal Comune di Genova.
A replicare a Salis oggi è l'assessore comunale al Lavoro e segretario cittadino di Forza Italia, Mario Mascia: “Forse i guru romani della comunicazione della candidata Salis hanno confuso con l'elemosina la retribuzione 'proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa', che è un sacrosanto diritto dei lavoratori sancito dall'art. 36 della nostra Costituzione”.

Quei 9 euro all'ora meriterebbero di guadagnarli, solo per rispetto dell'ingegno profuso, i propalatori di slogan ad effetto ad uso e consumo della candidata Salis - aggiunge Mascia - che peraltro ignorano completamente la realtà dei ben più dignitosi salari garantiti negli appalti del Comune di Genova: da 14,04 a 22,60 € per servizi di vigilanza, da 17 a 35,21 € per i servizi sociali, da 17,39 a 24,48 € per i servizi di pulizia, da 18,49 a 28,78 € per i servizi di ristorazione, da 25,72 a 32,61 € per l'edilizia, da 15,68 a 24,82€ per il facchinaggio, da 20,80 a 27,54 € per l'impiantistica. Non so cosa succede a Roma, ma qui a Genova si fa così”.

Redazione


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