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Politica | 22 marzo 2025, 14:37

Elezioni comunali, Renzi abbraccia Salis e scarica Bucci: “In lei si riconosce il civismo, lui è organico al centrodestra”

Il leader di Italia Viva a Genova per la presentazione del suo ultimo libro. La candidata attacca Piciocchi: “Deve smetterla di dare dell’incompetente alle persone”

Matteo Renzi, oggi a Genova per la presentazione del suo ultimo libro ‘L’influencer’, non fa passi indietro sull’appoggio dato nel 2022 a Marco Bucci e alla sua amministrazione e, anzi, rilancia sul tema tanto caro del civismo tracciando una linea che parte dall’ex sindaco, ora presidente di Regione, e arriva a Silvia Salis, candidata sindaca del centrosinistra appoggiata anche da Italia Viva.

Genova è stata governata da Bucci con il principio del civismo, è un amico a cui rivolgo un pensiero affettuoso - ha detto Renzi a margine della presentazione - ha però fatto la scelta di diventare organico al centrodestra, perdere la sua caratteristica di civismo tanto che ha spiegato che quello che è avvenuto negli ultimi mesi è grazie alla Meloni. Penso che il civismo oggi a Genova si riconosca in Silvia Salis, la conosco da molti anni, vuole portare Genova a essere una città da podio. Noi saremo al suo fianco e credo che avrò in lei una sindaca all’altezza delle sfide che la attendono”.

Il leader di Italia Viva è tornato anche sulle dinamiche che, a pochi giorni dal voto per le regionali dello scorso ottobre, avevano portato all’esclusione del suo partito dal ‘campo largo’ a sostegno di Andrea Orlando: “Quattro mesi fa i 5 Stelle e altri hanno messo un veto alla nostra presenza nella coalizione di centrosinistra e Orlando, che non voleva quel veto, ha perso. Se fossimo stati dentro la coalizione avrebbe vinto. È accaduto in Liguria e in Basilicata. Italia Viva, anche con il 2, 3 o 4 per cento fa sempre la differenza. Siamo pronti a dare una mano affinché il centro faccia parte integrante della coalizione di Silvia Salis. Poi toccherà a lei mettere tutti d’accordo”.

Poi i passaggi sui temi strettamente cittadini, come la nomina del nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale e le infrastrutture.
Lancio un appello a Bucci e a tutto il governo: mettete alla guida del porto qualcuno di decente, di autorevole, non sia un ‘amichetto’, un mediocre - ha detto l’ex premier - ho l’impressione che Giorgia Meloni sia la donna dell’amichettismo e non del merito. Questo governo mette soltanto gli amichetti”.

Le scelte sulle infrastrutture le fa la sindaca - ha aggiunto - quando dico che vanno fatte lo dico perché quando sono stato premier ho visto la fatica che abbiamo fatto per il Bisagno, per mettere in sicurezza la città dal punto di vista idrogeologico. Lo abbiamo fatto noi, ne siamo orgogliosi”.

Dal canto suo Silvia Salis, già frequentatrice della Leopolda e ben felice oggi di incassare l’endorsement di Renzi, torna a pungere sui temi cardine degli ultimi giorni di campagna elettorale, dalle infrastrutture alla querelle sul salario minimo per i dipendenti delle aziende che lavorano in appalto con il Comune.
Penso che dire qualche qualche “no” sia legittimo, non si può dire acriticamente “sì” a tutto non è un bel segno - ha detto dopo l’abbraccio con Renzi - abbiamo tanti “sì”, il nostro programma si concentra su quello, e credo che questa narrazione di continuare a fare questo balletto che portano avanti da anni sui “no” abbia stancato, anche perché la vita dei genovesi è fatta di tanti “no”, ai diritti, ai servizi, alla qualità di vita. Penso che ci sia un “no” netto dei genovesi a questa amministrazione, lo vedo tutti i giorni quando cammino per strada con l’emozione e la voglia di cambiare che c’è nelle persone che incontro”.

Abbiamo fatto una lista chiara delle cose che per noi sono importanti, è importante non fermare le opere che stanno avanti, fare chiarezza sul perché dei ritardi e cercare di velocizzare ed esprimersi sui temi che in questa città contano - ha proseguito la candidata sindaca che, poi, ha risposto anche a uno dei tanti interrogativi posti in queste settimane dal centrodestra - il Galliera è un’opera finanziata che si farà, chiederemo garanzie sulla qualità del servizio offerto e vorremo delle garanzie su quello che sarà la vecchia struttura”.

Sul tanto discusso Skymetro, Salis si è detta contraria “a quel tipo di progetto che loro danno come fosse già fatto ma è alla quarta revisione e i costi sono arrivati quasi a 600 milioni con il tratto quasi dimezzato”.
Si tratta di demolire mezza Marassi, spostare 900 studenti da una delle scuole più nuove della città - ha aggiunto - questo non vuol dire saper dire “sì”, ma raffazzonare le cose e farle di corsa pochi giorni prima delle elezioni che è un gesto politico di poca classe”.

Duro l’attacco nei confronti di Pietro Piciocchi e del centrodestra sulla proposta del salario minimo a 9 euro l’ora: “Ha risposto la Cgil, Piciocchi dice delle cose talmente inesatte che non sono nemmeno io a dover rispondere ma l’ha fatto la Cgil. Non si prendono in giro i lavoratori, persone che arrivano a prendere 6 o 7 euro nette all’ora. Piciocchi deve smetterla di dare dell’incompetente alle persone, succede che a fare campagna elettorale è un sindacato che difende i lavoratori. O rimando al mittente l’incompetenza o è in malafede”.

Pietro Zampedroni


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