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Attualità | 22 marzo 2025, 08:00

Carignano, residenti esasperati: “Marciapiedi impraticabili e buche profonde, nessuno interviene”

La denuncia di chi vive nel quartiere che si trova a fare i conti con viale Aspromonte tra cantieri, incuria e pericoli per pedoni e automobilisti

Strade dissestate, marciapiedi pericolosi e nessuna risposta dalle istituzioni. 

È questa la situazione con cui stanno convivendo da diverso tempo i residenti di viale Aspromonte, nel quartiere genovese di Carignano.

Una condizione esasperante che si sta protraendo nel tempo, come ha denunciato una residente, raccontando alla nostra redazione il disagio quotidiano vissuto da chi percorre la via. Un problema che, secondo gli abitanti, va avanti da anni senza soluzioni, nonostante le segnalazioni.

Carignano non è solo via Corsica, sottolinea la residente, facendo emergere un’altra realtà di un quartiere spesso percepito come ben curato. Viale Aspromente, infatti, appare trascurato da decenni, tra strade colabrodo e marciapiedi rattoppati da interventi provvisori che rendono il percorso ai limiti della praticabilità.

Il problema più evidente è il dissesto della carreggiata. Quando piove e parcheggi l’auto, devi affondare i piedi in una pozza profonda, perché lungo i marciapiedi si aprono buche di quindici centimetri, racconta ancora la residente.

A rendere la situazione paradossale, poi è la risposta delle autorità: “Quando segnaliamo il problema, invece di riparare l’asfalto, posizionano cartelli che servono solo a occupare parcheggi già scarsi, senza risolvere nulla”.

Se le condizioni della strada sono preoccupanti, quelle dei marciapiedi non sono da meno. Originariamente in pietra, nel corso degli anni sono stati ricoperti da uno strato di asfalto, una scelta che avrebbe dovuto facilitare la manutenzione ma che ora mostra tutti i suoi limiti. “L’asfalto si sta sgretolando, si formano fessure e buche, rendendo ogni passo un rischio di inciampo”, denuncia la residente.

Una situazione che colpisce tutti, ma in particolare anziani, bambini e persone con mobilità ridotta, costretti a fare i conti con dislivelli e ostacoli lungo il percorso. “Sono anni che chiediamo un intervento, ma le nostre richieste cadono nel vuoto”, conclude amaramente.

A rendere ancora più difficile la situazione è il grande cantiere del Circolo Andrea Doria, che occupa parte della carreggiata e contribuisce all’impressione di abbandono della zona.

Tra strade dissestate, segnalazioni ignorate e lavori in corso, i residenti si sentono dimenticati. “Chiediamo solo interventi concreti e duraturi per la sicurezza di tutti”, è l’appello della cittadina che, assieme agli altri abitanti, attende che venga trovato rimedio.

Isabella Rizzitano

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