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Cultura | 20 marzo 2025, 18:49

Trent'anni di incisioni: la Rassegna Ligure riparte da Casa Luzzati

La mostra, inaugurata oggi a Palazzo Ducale, vuole essere un nuovo inizio per un’arte antica e affascinante. Il presidente dell’Associazione: “Vogliamo attirare i giovani a credere in questa disciplina e a tramandare un linguaggio artistico che rischia di perdersi”

Dopo la pausa imposta dalla pandemia e un periodo di riflessione, l'Associazione degli Incisori Liguri inaugura oggi la trentesima edizione della sua Rassegna. La mostra è ospitata negli spazi di Casa Luzzati, all’interno di Palazzo Ducale, grazie alla collaborazione di Sergio Noberini e al sostegno di Marco Cassini.

L'esposizione si inserisce nel contesto della riscoperta dell'Ottocento, tema centrale delle iniziative culturali genovesi del 2025. Le opere esposte offrono uno spaccato delle diverse tecniche incisorie, mantenendo viva una tradizione artistica che, sebbene considerata di nicchia, continua a rappresentare un'importante espressione della creatività ligure.

La nostra regione vanta una ricca tradizione incisoria, con nomi illustri come Sinibaldo Scorza, Giovanni Benedetto Castiglione (detto il Grechetto) e Bartolomeo Biscaino. Nel corso del Novecento, l’Accademia Ligustica ha visto alternarsi alla cattedra di Incisione figure di spicco come Domingo Motta, Alberto Helios Gagliardo e Paola Ginepri. Attualmente, il testimone è passato ai professori Luca Daum e Francesco Sciaccaluga, quest'ultimo recentemente nominato presidente dell’Associazione dopo la scomparsa di Giovanni Garozzo.

Sciaccaluga, oltre a contribuire con una sua puntasecca, ha curato l’introduzione al catalogo della mostra, sottolineando la necessità di coinvolgere le nuove generazioni. "Questa è la trentesima rassegna dell'Associazione Incisori Liguri e siamo onorati, dopo la pausa imposta dal Covid, di riprendere a esporre - spiega Sciaccaluga -. Sergio Noberini ci ha dato un grande aiuto e Casa Luzzati ci ospita con generosità. In passato siamo stati accolti in diverse sedi, dal Museo di Sant'Agostino all'Ordine degli Architetti, fino a gallerie private”.

Fondata nel 1989 da nove artisti genovesi – tra cui Giannetto Fieschi, Nicola Ottria e Mario Chianese – l'Associazione Incisori Liguri ha sempre avuto come obiettivo la valorizzazione della grafica d'autore e della stampa originale d’arte: “È per me un onore e un dovere presiedere questa Associazione, con la speranza di avvicinare i giovani all'incisione, così come accadde a me quando ero studente”. 

Oggi, gli iscritti all’Associazione sono circa una trentina: “Abbiamo avuto periodi in cui eravamo settanta, ma dopo il Covid il rientro è stato difficile - spiega ancora il presidente -. Purtroppo, alcuni soci anziani ci hanno lasciato, mentre altri si sono allontanati. Tuttavia, speriamo e contiamo che l'Associazione resti un porto aperto a tutti. L’incisione è stata spesso considerata un’arte minore, come sosteneva Vasari, forse per la sua riproducibilità. Ma se pensiamo a Dürer, Rembrandt, Canaletto, Goya, fino ai Macchiaioli e a Fattori, vediamo che questa tecnica ha prodotto capolavori straordinari. Noi siamo una piccola realtà, senza pretese, se non quella di incentivare i giovani a credere in questa disciplina e a tramandare un linguaggio artistico che rischia di perdersi”.

"L’incisione è spesso fraintesa e confusa con altre tecniche. In pochi ricordano che dietro a ogni opera c’è una lastra, una matrice, un processo artigianale complesso. Le grandi famiglie dell'incisione comprendono la calcografia, la xilografia e la litografia: la prima lavora sul metallo, la seconda è la più antica e incide il legno, mentre la terza, inventata nel 1796 da Senefelder, utilizza la pietra e lavora su un piano. Questa mostra vuole essere una ripartenza per Genova e la Liguria, con la speranza di ispirare nuovi artisti e di richiamare i soci che si sono allontanati. L’Associazione non ha fini di lucro, è semplicemente la casa dell'incisione ligure".

L’esposizione di Casa Luzzati vede la partecipazione di trentuno artisti, tra cui Marco Cassini, Yukari Kobayashi, Alessandra Gazzoni e Maria Rosa Sordanini. La varietà delle opere esposte permette di esplorare sia le tecniche tradizionali come la xilografia, la litografia e la calcografia, sia approcci più sperimentali, dimostrando la vitalità della disciplina. La Trentesima Rassegna dell'Associazione Incisori Liguri non è solo una celebrazione del passato, ma un invito al futuro: un'opportunità per gli artisti emergenti di trovare ispirazione e per il pubblico di avvicinarsi a un'arte che, con la sua "strana passione", continua a emozionare e a lasciare un segno indelebile nella cultura ligure.

L'esposizione rimarrà aperta fino al 13 Aprile (orari di visita giovedì e venerdì, ore 15-19, sabato e domenica, ore 11-13 e 15-19).

Chiara Orsetti

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