Genova è seconda in Italia per eventi climatici estremi. La prima, tanto per capire che aria tira in Liguria quando piove, è Savona. Ed è nona su scala nazionale per piogge intense.
L’inchiesta del Corriere della Sera, in collaborazione con iLMeteo.it, certifica ancora una volta come nelle zone centrali della Liguria la pioggia sia qualcosa di estremamente serio. Non tanto per frequenza, quanto per intensità e per ripercussioni sul territorio.
Nel complesso delle valutazioni sul clima annuale il capoluogo ligure perde cinque posizioni e, nel 2024, si piazza al ventesimo posto in Italia. Al primo, per dovere di cronaca, c’è Cagliari.
Uno studio nazionale che ancora una volta certifica come l’inverno ‘vero’ stia gradualmente sparendo lasciando spazio a temperature medie sempre più alte e, soprattutto, a condizioni climatiche ed eventi estremi di tipo tropicale. Eventi estremi dei quali, come detto, Genova e Savona sono prime rappresentanti nazionali. Genova, inoltre, si piazza al diciottesimo posto per piogge, a dimostrazione di come non sia tra le città italiane più piovose, nonostante il percepito sul territorio. Ma, quando piove, si fa sentire e fa danni. Posizione alta in classifica anche alla voce notti tropicali: diciannovesima.
Le altre voci dell’inchiesta climatica danno un quadro genovese che, in sostanza, è quello che i suoi abitanti conoscono bene: una città piovosa, spesso grigia, sufficientemente fredda e ventosa. È trentaquattresima in Italia per raffiche di vento, trentasettesima per giorni freddi e quarantesima per nuvolosità.
Le cose sembrano andare meglio in estate. Per temperatura percepita Genova è solamente al novantacinquesimo posto, centocinquesima per ondate di calore, centoduesima per siccità, novantatreesima per caldo africano, quarantatreesima per comfort umidità e quarantasettesima per brezza estiva.
Il centosettesimo posto alla voce escursione termica dimostra come, tutto sommato, Genova offra un clima equilibrato tra estate e inverno (per giorni di gelo è all’ottantottesimo posto). Ma, come noto, spesso manca il sole e ne è dimostrazione il settantaseiesimo posto al soleggiamento anche se, per contro, è alla stessa posizione anche per nebbia.
