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Attualità | 19 marzo 2025, 17:54

Comune di Genova, stretta generale: tagliati i dipendenti di musei, biblioteche e cimiteri

Sindacati in allarme: carenza di personale e rischio privatizzazioni mettono a repentaglio i servizi pubblici

Comune di Genova, stretta generale: tagliati i dipendenti di musei, biblioteche e cimiteri

Oltre quattrocento posti di lavoro in meno nei prossimi tre anni con un taglio nell’ambito museale, bibliotecario e cimiteriale.

La crisi occupazionale all’interno del Comune di Genova si aggrava ulteriormente con la previsione di riduzione di organico che porterà i dipendenti comunali a passare dagli attuali 5.019 a 4.584.

Meno 435 posti di lavoro per un trend negativo che si inserisce in una più ampia contrazione del personale iniziata poco più di dieci anni fa, nel 2014, quando il Comune contava 5.648 dipendenti. L’ennesima diminuzione mette a serio rischio la qualità dei servizi pubblici, soprattutto nei settori della cultura e della gestione urbana.

Durante l’incontro tra sindacati e amministrazione, il vicesindaco facente funzioni Pietro Piciocchi e l’Assessora al Personale Marta Brusoni hanno confermato che il turnover del personale sarà limitato al 50%, con 145 assunzioni a fronte di 290 pensionamenti. 

La giunta ha motivato questa scelta con i vincoli finanziari imposti a livello nazionale, ma per i sindacati, che hanno lanciato l’allarme, non si tratta solo di una questione economica, bensì di scelte politiche che stanno portando a un progressivo smantellamento del sistema pubblico.

La situazione si fa ancora più critica in alcuni settori chiave, dove il rischio di privatizzazione diventa sempre più concreto. 

La Fp Cgil pone principale attenzione su musei, biblioteche e cimiteri, affermando che l’attuale piano assunzionale non garantisce la copertura dei servizi, con una riduzione del personale che potrebbe aprire la strada a esternalizzazioni di intere funzioni. Secondo quanto emerso, sarebbe già in fase di studio la privatizzazione del front office delle biblioteche Berio e De Amicis, una prospettiva che la giunta comunale non ha confermato né smentito. Il sindacato, ancora, denuncia il rischio di una gestione sempre più orientata al mercato, con meno garanzie per i lavoratori e un servizio meno accessibile per i cittadini.

“Il prossimo 31 marzo faremo una assemblea di tutto il personale comunale per aggiornare tutti coloro che lo vorranno sull’attuale situazione degli organici: oggi abbiamo incontrato il Sindaco facente funzioni Piciocchi e l’assessora al personale Brusoni e sul fronte occupazione non abbiamo ricevuto alcuna risposta positiva. Se l’amministrazione non cambia registro a farne le spese, oltre al personale, saranno i servizi a partire da quelli museali, biblioteche e cimiteri” affermano Luca Infantino Segretario Generale Fp Cgil Genova, e Paola Notari Segretaria Fp responsabile per Cgil del Comune a margine dell’incontro sugli organici chiesto dalla Funzione Pubblica Cgil al Comune  lo scorso 7 febbraio.

“Nel frattempo siamo anche venuti a conoscenza che è in progetto l’esternalizzazione di tutto il front office della Biblioteca Berio e De Amicis” aggiunge Infantino “E’ una situazione che non si può tollerare sia perché lede i diritti dei lavoratori sia perché senza un cambio di rotta si andrà alla privatizzazione di servizi” conclude il Segretario.

L’impatto della riduzione del personale non si limita solo all’efficienza dei servizi pubblici, ma incide anche sulle condizioni di lavoro. Il carico di lavoro per i dipendenti comunali è destinato ad aumentare, con il rischio di peggiorare la qualità dei servizi, aumentare lo stress lavorativo e incrementare il numero di infortuni. Il blocco delle assunzioni potrebbe inoltre rendere ancora più difficoltosa la gestione di ferie e permessi, aggravando la situazione per i lavoratori rimasti in servizio.

Le assunzioni previste per il 2025 non sembrano sufficienti a compensare la perdita di personale. Tra i nuovi ingressi figurano 63 unità nel settore scolastico, suddivise tra operatori, educatori e insegnanti, 20 assunzioni obbligatorie per categorie protette, 19 agenti di polizia locale e un solo dirigente. Restano invece senza una definizione precisa i profili per le altre 42 unità previste, lasciando aperta l’incertezza su quali settori beneficeranno effettivamente del ricambio.

Secondo la Cisl FP Liguria, questa situazione è il risultato di undici anni di scelte politiche errate, unite ai vincoli di spesa imposti dal governo centrale. La riduzione dell’organico comunale non è solo un problema locale, ma fa parte di un quadro più ampio che coinvolge molte amministrazioni pubbliche in difficoltà. Per questo, i sindacati chiedono un cambio di strategia e un intervento strutturale per evitare il progressivo indebolimento del sistema pubblico.

Il segretario generale della Cisl FP Liguria Gabriele Bertocchi e la segretaria regionale Cisl FP Liguria Cinzia Maniglia aggiungono: “Abbiamo chiesto chiarimenti sull'idea di esternalizzare i servizi di front-office delle biblioteche, ma l'amministrazione ha negato di avere informazioni al riguardo. Questa mancanza di chiarezza e trasparenza è preoccupante e non fa che aumentare le nostre preoccupazioni”.

Di fronte a questa emergenza, la Fp Cgil ha deciso di mobilitarsi, convocando un’assemblea generale per il 31 marzo 2025 presso l’Auditorium del Matitone. L’incontro sarà aperto a tutti i lavoratori del Comune, con l’obiettivo di fare il punto sulle criticità e organizzare una risposta collettiva alle scelte dell’amministrazione. La preoccupazione principale resta la sostenibilità dei servizi pubblici, che senza un piano assunzionale adeguato rischiano di subire un progressivo smantellamento.

“Sì alle assunzioni e al lavoro di qualità, no alle esternalizzazioni - così Giovanni Cadili Rispi, della segreteria Uil Fpl Genova con delega al Terzo Settore - complice, forse, un clima da campagna elettorale sia per il Comune che per le Rsu nel pubblico impiego, i toni si sono surriscaldati con il rischio che le richieste di parte sindacale fossero un po' offuscate o annacquate dalla necessità di tenere il punto. Se si è raggiunto il massimo della capacità assunzionale, non devono farne le spese i cittadini che hanno bisogno di servizi all'altezza delle aspettative e i dipendenti diritto a svolgere un lavoro di qualità senza pressioni e buchi d'organico. La Uil Fpl da sempre dice basta alle esternalizzazioni che non fanno che impoverire il servizio facendo saltare i nervi ai cittadini che non possono più sentir parlare vincoli di bilancio perché pagano le tasse non a pezzi ma tutte intere”.


LA RISPOSTA DI PICIOCCHI E BRUSONI

Non é tardata ad arrivare la risposta da parte del facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi e dell’assessora al Personale Marta Brusoni alle note diffuse dai sindacati a valle dell’incontro tenutosi questa mattina sul piano assunzionale. “I servizi ai cittadini sono pienamente garantiti, senza alcun taglio in nessun settore: come abbiamo detto anche questa mattina, l’amministrazione, insieme ai 14 sindaci metropolitani, è fortemente impegnata nella richiesta alla Ragioneria dello Stato di allentamento dei vincoli di bilancio posti dalla legge sulle nuove assunzioni. In questi anni, oltre a garantire il turn over al 100%, abbiamo assunto molte nuove professionalità, attingendo al massimo della capacità assunzionale dell’ente, e dal 2018 a oggi i dipendenti comunali sono passati da 4.934 unità agli attuali 5.019, con oltre 3600 nuove assunzioni dal 2018 a oggi garantendo il turn over e puntando sui giovani. Un record assoluto rispetto alla giunta che ci aveva preceduto quando le assunzioni avevano registrato un – 700 unità sulla pianta organica. Grazie alle nuove assunzioni abbiamo portato l’età media dei dipendenti da 57 a 48 anni e introdotto nuove figure nel piano assunzionale. Siamo certi che, anche attraverso Anci, seppur in un quadro di finanza locale non semplice, troveremo soluzioni per continuare sulla strada intrapresa in questi anni. Sui risultati raggiunti aggiorneremo i sindacati nei prossimi incontri, nel pieno rispetto dei lavoratori comunali e delle loro rappresentanze”. 

I.R.

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