Come ampiamente prevedibile, il consiglio regionale odierno ha preso il via all’insegna del ‘buco’ nel bilancio della Sanità regionale, ieri al centro del botta e risposta tra il consigliere del Partito Democratico, Armando Sanna, da una parte, e il presidente Marco Bucci e l’assessore Massimo Nicolò dall’altra.
Sul tavolo ci sono le cifre del tanto discusso disavanzo: Sanna fa riferimento a una delibera di giunta e parla di 62 milioni di euro, Bucci dice che sono al massimo 20-25 ma potrebbero arrivare a zero, Nicolò parla di un “passaggio tecnico per allocare prudenzialmente le risorse (derivanti dal 2024) a ripiano del presunto disavanzo della sanità”.
In apertura di seduta Sanna ha chiesto “un Ufficio di Presidenza urgente sulle contraddizioni tra le dichiarazioni del presidente Bucci e dell’assessore Nicolò”.
“Le contraddizioni vanno a corrispondere a una delibera di giovedì scorso sul disavanzo della sanità - ha proseguito Sanna - penso sia fondamentale, si parla di cifre e di numeri, ieri c’è stata la prova di una dichiarazione del presidente della giunta che ha anche la delega al Bilancio, e l’assessore con delega alla Sanità. Così non mettiamo i colleghi consiglieri nelle condizioni di lavorare seriamente in quest’aula”.
“State censurando la verità con delle smentite fatte dalla stessa giunta - così ha proseguito Sanna, appreso che l’aula avrebbe respinto la sua richiesta di un ufficio di presidente urgente - chiedo la verità sui numeri”.
Bucci, dal canto suo, si è detto (a parole) disponibile a spiegare i numeri all’aula, salvo poi votare negativamente alla richiesta dell’UPI urgente.“Dire che non diciamo la verità è una cosa grave - ha detto il presidente in aula - se il consigliere Sanna ha bisogno di spiegazioni sui numeri sono disposto adesso, chi è in grado di capire i numeri fa un passo avanti. Penso sia ridicolo fare questa discussione oggi che non è all’ordine del giorno”.
Tutto, in conclusione, è stato rinviato all’Ufficio di Presidenza già convocato per le 14.