Il Palasport torna a essere al centro del dibattito in Consiglio Comunale: questa volta a sollevare perplessità è la consigliera Donatella Alfonso. Il dibattito si è concentrato sulla recente decisione dell'amministrazione di affidare temporaneamente la gestione della struttura alla società Porto Antico, nonché sul rinvio all'autunno dell'apertura delle attività commerciali previste nell'area.
La consigliera ha inoltre evidenziato come l'avviso di interesse pubblicato a novembre non abbia ricevuto risposte da parte delle società sportive e ha espresso dubbi sui costi effettivi di esercizio. "A questo punto si scopre che Porto Antico potrebbe almeno per un periodo gestire l’arena sportiva. Siccome già nel prossimo mese di aprile si andrà al pagamento dell’ultima tranche dei 23 milioni di euro con i quali l’amministrazione comunale ha ricomprato l’arena stessa, la domanda che sorge ed è assolutamente lecita è: quanto ci costa questo Palasport, ma soprattutto per farne cosa?"
Il sindaco facente funzioni Piciocchi ha replicato difendendo le scelta dell’amministrazione: “Abbiamo avviato un percorso che rivendico, che porta in mano pubblica uno dei più importanti impianti sportivi della città. Un’operazione di risanamento finanziario sul Waterfront che ha superato i vincoli della precedente convenzione. Premesso che quello che è stato acquisito lo è stato in base a valori certificati dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia del Territorio, e che qui non ha regalato niente a nessuno, io credo che tutti dovremmo essere lieti del fatto che un impianto torni in mano pubblica".
Ha poi aggiunto che "non c’è nessun costo aggiuntivo, così come non c’è nessun ritardo nell’affidamento, perché quello che stiamo facendo era quanto avevamo pianificato: anticipare l’apertura dell’arena sportiva rispetto alla conclusione dei lavori dell’intero immobile".
Piciocchi ha poi aggiunto che che la gestione iniziale sarebbe stata diretta dall’ente o da società collegate all’ente e che per questo è stato chiesto a Porto Antico di occuparsene in via provvisoria per garantire la fruizione pubblica. "Nel frattempo, stiamo costruendo il bando per la concessione definitiva. Ho chiesto agli uffici di non accelerare troppo, perché in questo bando non possiamo permetterci errori: dobbiamo calibrare il giusto mix tra eventi, attività sociali, scuole e sport di base. Quando bandiamo una concessione, dobbiamo a monte fornire un’ipotesi di piano economico-finanziario, e in questi mesi stiamo raccogliendo dati per costruirlo al meglio".
"Potevamo lasciare l’arena chiusa e riaprirla solo quando avremmo avuto un gestore definitivo, ma abbiamo scelto di metterla da subito a disposizione della città, perché è un bene della città" ha concluso Piciocchi, ribadendo che "non sta portando nuovi costi". La gestione transitoria servirà proprio a comprendere le dinamiche di utilizzo e a perfezionare la gara per la concessione definitiva.