Attualità - 17 marzo 2025, 16:34

Rivarolo, ad aprile al via la gara di progettazione del Liceo Tecnologico nell’area ex Facchini

Il progetto rappresenta il cuore della rigenerazione della zona, che un tempo ospitava il deposito locomotori. Prevista anche la realizzazione di un parco pubblico, aree sportive e un parcheggio. Piciocchi: “Vogliamo che questa diventi una best practice”

L’ambizioso progetto di rigenerazione dell’area Ex Facchini di Rivarolo sta per prendere vita: entro la fine di aprile sarà lanciata la gara di progettazione internazionale per la realizzazione del nuovo Liceo Statale Tecnologico Sperimentale, simbolo centrale dell’iniziativa. Oltre alla scuola, nello spazio di circa trentamila metri quadrati sorgeranno un grande parco pubblico e spazi polifunzionali destinati alla cittadinanza, che verranno inseriti nei locali un tempo adibiti a deposito locomotori.  

Il progetto è il risultato di un percorso partecipativo avviato nel 2023, che ha coinvolto cittadini, tecnici comunali e l'Ordine degli Architetti con l'obiettivo di dare una nuova identità a un'area dismessa da anni. “Come Ordine degli Architetti, siamo coinvolti in questo processo da circa due anni, fin da quando l’area Facchini non era ancora destinata a diventare sede di un liceo – commenta il presidente Riccardo Miselli –. Siamo stati coinvolti da Alpim e, attraverso l’amministrazione, abbiamo partecipato con l'obiettivo di valorizzare il concorso di progettazione, che sarà lo strumento con cui verrà affidato l'incarico per la realizzazione del liceo.  

Si tratta di una tipologia scolastica innovativa, per la quale non esistono modelli di riferimento in Italia. Questo carattere sperimentale è un elemento fondamentale del progetto. Il concorso seguirà le direttive del Consiglio Nazionale degli Architetti e si articolerà in due fasi, concentrandosi esclusivamente sull’edificio scolastico. Non sarà una visione urbanistica di ampia portata, ma un progetto tecnico mirato alle reali esigenze dell’amministrazione. Uno dei vantaggi di questa modalità è la riduzione dei tempi per le fasi successive: il vincitore si occuperà non solo della progettazione preliminare e definitiva, ma potenzialmente anche di quella esecutiva, accelerando così l'intero iter rispetto alle procedure tradizionali.”  

Il nuovo liceo integrerà la cultura umanistica con le nuove tecnologie digitali ed energetiche, rappresentando un'opportunità unica per il territorio della Valpolcevera, caratterizzato da un alto tasso di dispersione scolastica. Il progetto prevede anche la creazione di un distretto dell'educazione innovativa, con un nuovo nido, una scuola dell'infanzia e una scuola secondaria di primo grado. “Queste nuove strutture scolastiche saranno il punto di partenza della rigenerazione dell’area, ma l’intervento non si limiterà a una funzione esclusivamente educativa – spiega l’architetto Marco Pavani dello studio Iotti e Pavani Architetti –. Un altro elemento fondamentale del progetto è la creazione di un parco lineare di circa 13.000 m², che collegherà le diverse zone e sarà attrezzato per piccole attività sportive. Questo parco si inserisce in una più ampia strategia di riqualificazione, in sinergia con il nuovo quartiere sportivo previsto più a sud e con il piano di riqualificazione dell’ex ponte Morandi.”  

Il masterplan, realizzato dagli uffici della struttura comunale Rigenerazione Urbana con gli studi Iotti e Pavani Architetti e Mancino_Architettura del Territorio, prevede all’interno del parco la realizzazione di uno skate park, una gradonata verde, una piccola arena e un campo da minibasket, creando un nuovo spazio di aggregazione e svago per la comunità. Sarà inoltre realizzato un polo aggregativo di 2.800 metri quadri all'interno degli edifici esistenti delle ex officine, recuperati e valorizzati nel rispetto della memoria ferroviaria. Questo spazio ospiterà aree di co-working, aule studio e una palestra-auditorium. Inoltre, verrà introdotta vegetazione all'interno dei padiglioni esistenti per creare delle "serre della ricerca". Il progetto include anche un parcheggio interrato da 250 posti auto.  

L'integrazione con il tessuto urbano esistente è un aspetto chiave: i nuovi edifici saranno connessi al quartiere tramite diverse vie di accesso, tra cui una nuova piazza su via Jori e la futura stazione della metropolitana, che diventerà un punto strategico per la mobilità dell’area. È prevista anche una connessione con l'area Foltzer e una riqualificazione dell’accesso da Lungo Polcevera, con una rampa che permetterà di superare l'attuale dislivello.  

Gli edifici storici presenti nell'area saranno in gran parte preservati e riqualificati con un approccio rispettoso del loro valore industriale, possibilmente utilizzando il concetto di "box in the box" per integrare le nuove funzioni. Solo le strutture aggiuntive più recenti e prive di valore architettonico potranno essere demolite.  
La progettazione del nuovo liceo avverrà attraverso un concorso di progettazione internazionale in due fasi, gestito con il supporto dell'Ordine degli Architetti di Genova. Questo approccio, ritenuto il più idoneo per un progetto di tale portata, garantirà un'elevata qualità progettuale e la possibilità di affidare al vincitore tutte le fasi di progettazione fino all'esecuzione delle opere, riducendo i tempi di realizzazione.  

Il costo stimato per l'intero progetto di riqualificazione è di 68 milioni di euro. I fondi per l'acquisto dell'area saranno inizialmente attinti dai 200 milioni destinati alla riqualificazione urbana, dai quali dovranno essere coperti anche gli indennizzi e le altre opere di rigenerazione in programma. “Come ho già detto in commissione, non basteranno 200 milioni – precisa il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi –. Sono certo, però, che ci sarà la possibilità di reperire ulteriori risorse nel tempo, come accade per molti progetti di questa portata. Oggi abbiamo un portafoglio di investimenti consistente e non vedo l'ora di avviare i lavori. Vogliamo che questo diventi un esempio virtuoso di come infrastrutture necessarie per il lavoro, l'impresa e il futuro della città possano essere realizzate in armonia con il territorio, contribuendo a risolvere criticità storiche.”  

Per quanto riguarda i tempi, la delibera per l'acquisizione dell'area, attualmente di proprietà di Ferrovie, è già stata approvata dalla Giunta e si prevede il passaggio finale in Consiglio Comunale nella prossima seduta. Il valore dell’area è stato stimato in 7,8 milioni di euro. Secondo le previsioni, il primo intervento a essere realizzato sarà il Liceo, che dovrebbe aprire le porte per l’anno scolastico 2027/2028. “L’idea è che i tempi per le altre realizzazioni all'interno dell'area possano coincidere o richiedere solo pochi mesi in più” commenta l’assessore al Patrimonio del Comune di Genova, Francesco Maresca.  

L'Alpim (Associazione Ligure per i Minori) è fortemente coinvolta nel progetto del liceo, avendo contribuito anche finanziariamente e siglato accordi di collaborazione con la Fondazione Ansaldo e l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) per definire i contenuti didattici innovativi. “Abbiamo messo a disposizione centocinquantamila euro per il progetto, derivanti dalla donazione testamentaria di una suora che ha dedicato la sua vita all’insegnamento – spiega Carlo Castellano, presidente dell’associazione –. Lei aveva espresso il desiderio che questi fondi venissero investiti per i giovani. Abbiamo così pensato che potessero contribuire alla realizzazione di una scuola tecnologica, un liceo nuovo per i tempi nuovi e per le nuove generazioni.”