Attualità - 17 marzo 2025, 16:51

Il Comune tira dritto su Punta Vagno, chiede la concessione per trent’anni e all’orizzonte torna il campo da padel. Le opposizioni: “Si discuta con la cittadinanza”

Nonostante le raccolte firme il progetto resta lo stesso, con la struttura gestita da privati: “Sindaco e Municipio sordi davanti agli interessi del territorio”

Il Comune tira dritto su Punta Vagno, chiede la concessione per trent’anni e all’orizzonte torna il campo da padel. Le opposizioni: “Si discuta con la cittadinanza”

Alla fine il progetto di Punta Vagno va avanti come in principio, con il campo da padel in mano ai privati nonostante il “no” da parte dei cittadini e dei fruitori del parco.
A portare alla luce i piani dell’amministrazione sono le opposizioni del Municipio Medio Levante che, documenti alla mano, certificano come il Comune abbia chiesto all’Autorità Portuale la concessione dell’area del depuratore Iren per altri trent’anni. L’obiettivo, quindi, è chiaro: portare avanti il progetto di fronte al quale i cittadini avevano risposto anche con una raccolta firme.

Tutto ha avuto inizio quando sono partiti i lavori per il revamping del depuratore, ormai obsoleto. Un intervento impattante che ha rivoluzionato anche i giardini sovrastanti di Punta Vagno, area interamente pubblica e sulla quale il Comune, approfittando dei lavori, sembrava intenzionato a sistemare un campo da padel e un chiosco (entrambi da affidare ai privati), limitando la zona pubblica al campo da basket e allo skate park. Soluzione che non ha incontrato i favori dei cittadini con tanto di raccolta firme e una successiva situazione di stand-by che lasciava intravedere qualche spiraglio positivo.

Fino a quando i rappresentanti di Pd e Lista RossoVerde non hanno reso pubblico il documento con il quale il Comune dimostra di voler portare avanti il progetto, così come pensato in principio.
Apprendiamo che il Comune di Genova ha depositato l’istanza dinanzi all’Autorità Portuale chiedendo la stipula di una nuova concessione pluriennale di almeno trent’anni per il compendio di Punta Vagno - scrivono le opposizioni in una lettera aperta - gli investimenti sul territorio sono importanti e destinati a plasmare l’aspetto dell’area per molto tempo e il Comune vuole farlo con lo stesso progetto già ampiamente criticato e oggetto di discussione in sede di commissione comunale e consiglio monotematico municipale. Ebbene, nonostante le raccolte firme dei genovesi, le proteste sollevate dai territori, le commissioni e il consiglio municipale terminato con la promessa di ascolto dei fruitori, il ‘progetto’ avanzato dal Comune rimane identico, senza il coinvolgimento dei cittadini”.
La lettera va poi nel dettaglio: “Si prevede ancora il campo da padel e non c’è traccia di alcun campo da basket. Lo skate park, così come proposto, non è stato condiviso con gli utenti, i quali, presenti e rassicurati nelle sedi istituzionali, avrebbero voluto invece essere ascoltati per non avere uno skate park non usufruibile dai meno esperti”.

Niente di tutto ciò è stato fatto - concludono Alessio Ciaravino, Enrico Frigerio, Sergio Nobile, Angiola Bavoso, Luca Anastasio, Pietro Sapori e Camilla Ponzano - l’ennesima riprova di un sindaco e di un Municipio sordo agli interessi collettivi e del territorio. Chiediamo che si discuta con la cittadinanza e i fruitori del parco, come garantito dall’assessore Mascia”.

Redazione