Aveva il sapore dello scontro diretto, di uno spareggio per uscire finalmente dalla zona play-out. Dalla sfida con la Reggiana però la Sampdoria porta via solo un pareggio, certo non banale e con una reazione d'orgoglio, eppure i lampi di classe degli avanti genovesi non bastano per togliersi, almeno per qualche giorno, dai guai.
Sono le firme di Niang e Oudin, nell'ultimo quarto di partita, a evitare un ko che sarebbe stato a dir poco sanguinoso: "Abbiamo giocato un primo tempo veramente brutto - sottolinea Semplici nel post gara senza tanti giri di parole - poi cambiando qualche interprete siamo riusciti a rientrare dagli spogliatoi con un piglio diverso, riuscendo a riprendere una partita che dopo il 2-0 sembrava persa. Ancora una volta siamo rimasti in dieci, anche se in questa circostanza non è stato un errore del giocatore ma dell'arbitro: chiederò magari di giocare sempre in dieci visto che abbiamo fatto più punti che in undici, a parte le battute credo sia necessaria una mentalità migliore per cercare di fare quei punti che servono per tirarci fuori dai guai".
Preoccupante l'atteggiamento in avvio della squadra, che ha probabilmente accusato il peso della partita: "Nel primo tempo tre passi indietro rispetto alle ultime gare, mentre nella ripresa ho invece rivisto la squadra che conosco, con quel piglio che bisognava mettere in campo fin dall'inizio. La pausa? Arriva nel momento giusto e ci dà modo di riordinare le idee: rimaniamo fiduciosi cercando di raggiungere l'obiettivo, le partite sono sempre meno e i punti iniziano a pesare di più".