Torna a volare il Grifone. Ed è un volo spiccato nelle condizioni forse più proibitive delle ultime settimane, con un reparto offensivo ridotto ai minimi termini ma al contempo figlio di una prova maiuscola. Così il Genoa mette ko 2-1 il Lecce e, cosa ancora più importante, mette in cascina tre punti fondamentali per la tranquillità, balzando a quota 35 punti.
Un successo che significa uscire imbattuti dal miniciclo dei tre scontri salvezza e, soprattutto, un'inversione di rotta rispetto alle ultime uscite. E' quella di un primo tempo stavolta superlativo, con mister Vieira che sceglie di partire giocandosi subito praticamente l'intero potenziale offensivo a disposizione e Malinovskyi vince il virtuale ballottaggio con Badelj piazzandosi sulla trequarti dietro a Pinamonti. Quasi un segnale da voler dare al Lecce che non sarebbe stato un primo tempo come gli ultimi vistisi. E infatti ad andare subito avanti è proprio il Grifone, nel segno di Miretti.
Un gran gol del centrocampista di proprietà della Juve al 16' stappa una partita cominciata col silenzio della Gradinata Nord e dell'intero stadio contro orari delle partite e prezzi dei biglietti. Ed è lo stesso giocatore, decisamente il più pericoloso dei ragazzi di Vieira partendo largo a sinistra ma accentrandosi davvero molto, a raddoppiare in chiusura della prima frazione, al primo minuto di recupero, girando in rete un filtrante illuminante di Malinovskyi.
Due lampi intervallati da altri buoni spunti spesso imprecisi, il più notevole peraltro proprio del numero 23 rossoblù, e qualche tentativo di un Lecce mai veramente capace di dare la sensazione di poter impensierire un Leali che ci pensa quasi da solo a creare il brivido gelato per gli oltre trentamila del “Ferraris”.
E infatti il tecnico dei salentini cambia subito a inizio ripresa i suoi esterni offensivi mentre Vieira, convinto dalla buona prestazione dei primi quarantacinque minuti, ci pensa solo quasi dopo l'ora di gioco, concedendo il riposo all'ucraino ex Atalanta (mentre Giampaolo, nello stesso slot, effettua altri due cambi). Non è però solo una questione fisica: il Grifone, al netto delle importanti assenze, mette in campo quella prestazione solida, compatta e concentrata che ha ancora in Vasquez uno dei protagonisti principali, con una partita ancora una volta sopra le righe.
Eppure la sostituzione spegne un po' la luce per il Grifone. Matturro sul cross di N'Dri interviene al limite del regolamento con una mano, Maresca attende il consulto del VAR e indica il dischetto da dove Krstovic al 67' non sbaglia spiazzando un Leali che, al minuto 85', dice no alla rasoiata in girata di Karlsson. Un ultimo pericolo sventato prima del triplice fischio che rimanda ora i discorsi a tra due settimane, quando il Vecchio Balordo tornerà in campo, dopo la sosta, contro la Juventus. Nella speranza di qualche recupero e con la tranquillità di una classifica che ora, anche senza la matematica, sorride davvero.
IL TABELLINO
GENOA-LECCE 2-1
Reti: 16', 46' pt Miretti (G), 67' rig. Krstovic (L)
Genoa (4-2-3-1): Leali; Sabelli (81' Norton-Cuffy), De Winter, Vasquez, Martin; Frendrup, Masini; Zanoli (72' Ekhator), Malinovskyi (56' Matturro), Miretti (81' Onana); Pinamonti.
A disposizione: Siegrist, Sommariva; Ekhator, Badelj, Barbini, Carbone, Venturino, Nuredini, Papastylianou.
Allenatore: P. Vieira
Lecce (4-2-3-1): Falcone; Guilbert (56' Danilo Veiga), Baschirotto, Jean, Gallo; Coulibaly (57' Kaba), Berisha; Pierotti (46' N'Dri), Helgason (82' Banda), Morente (46' Karlsson); Krstovic.
A disposizione: Fruchtl, Samooja; Rebic, Gaspar, Rafia, Ramadani, Burnete, Coelho, Kaba.
Allenatore: M. Giampaolo
Arbitro: Maresca di Napoli