Tra infortuni, possibili recuperi e l'importanza del match per chiudere al meglio il miniciclo di gare salvezza, è già tempo di vigilia in casa Genoa, in vista della sfida di domani sera al Lecce.
Ed è stato mister Vieira a presentare quella che già al “Via del Mare” si rivelò una gara complicata e piena di insidie. Allora fu la prima di mister Giampaolo sulla panchina dei salentini, l'inizio di una risalita in classifica che ha dato sempre più fiducia agli uomini del presidente Sticchi Damiani.
“Ci aspettiamo una gara difficile - ha detto - Ricordiamo bene la gara d’andata, abbiamo faticato contro una squadra ben organizzata. Ultimamente abbiamo ottenuto risultati positivi davanti ai nostri tifosi e siamo pronti ad affrontare un avversario forte. Stiamo bene fisicamente e tatticamente. Contro il Cagliari abbiamo sbagliato il primo tempo, ma nella ripresa abbiamo mostrato carattere e intensità, ottenendo un pareggio meritato”.
Proprio sui secondi tempi si è tornati a discutere nella conferenza stampa: “Si può vedere questa caratteristica sotto diversi aspetti - è la lettura di Vieira -. Da un lato dimostriamo carattere e personalità, ma dall’altro dobbiamo migliorare l’approccio iniziale. È fondamentale partire con l’aggressività e l’intensità giuste”.
Caratteristiche per le quali l'ex tecnico del Crystal Palace chiede un supporto particolare, quello del popolo rossoblù: “Giocare in casa ci dà un grande vantaggio grazie al supporto dei tifosi. Dal primo giorno mi ha colpito l’atmosfera dello stadio. Con gli infortuni che abbiamo, il sostegno dei nostri tifosi sarà ancor più fondamentale: voglio vedere uno stadio carico come mai prima, questa partita è importantissima”.
Non ci sono infatti buone notizie dall'infermeria, dov'è finito anche Cuenca negli ultimi giorni. Dalla mediana in su, nonostante ci sia qualche recupero in quanto a minutaggio come quello di Malinovskyi, scelte quasi obbligate: “Thorsby non è ancora pronto e rimarrà con noi invece di partire con la nazionale. Ruslan ha fatto progressi fisici nelle ultime settimane ed è pronto a giocare dall’inizio, può darci qualità negli ultimi 20-30 metri, a centrocampo l'importante è l'equilibrio - ha aggiunto il tecnico, che ha anche esaltato l'applicazione di Miretti - Venturino è un giocatore interessante e, viste le nostre difficoltà, potrebbe avere spazio. Ekhator, invece, sta facendo bene nonostante giochi in un ruolo non suo. È un 'nove' naturale ma credo sia il futuro della società”.