Un omaggio al lavoro di Renzo Piano e al suo rapporto con Genova. Questo il cuore di ‘Di acqua e di pietra’, il libro che sabato verrà distribuito gratuitamente in edicola con Repubblica. Un’iniziativa editoriale realizzata in collaborazione con la Fondazione Renzo Piano, presentata questa mattina nella sala Trasparenza della Regione Liguria alla presenza del presidente Marco Bucci, del vicecaporedattore di Repubblica Massimo Minella e della direttrice dei Programmi Editoriali della Fondazione, Lia Piano.
“Renzo Piano ha dato a noi tanti progetti dal 1992 con le Colombiadi - ha detto il presidente Marco Bucci - e da lì una serie di attività che hanno dato a Genova visibilità del mondo, incluse le ultime per il Waterfront di Levante, il migliore in Europa e, forse, nel mondo. Dopo poche settimane dalla mia elezione nel 2017 ero già a parlare con lui, ha sempre collaborato con le istituzioni e vuol dire essere in grado di fare le cose bene. Ha sempre donato i suoi progetti a Genova. Non è solo un architetto, è una persona che ha dietro l’arte, una visione dell’urbanistica fatta in modo che non sia solo moderna, ma anche al servizio delle persone. Non ha solo un senso artistico, ma civile”.
“‘Di acqua e di pietra’ è un racconto corale che abbiamo curato insieme alla Fondazione Renzo Piano e che indaga su una produzione di sessant’anni di idee, disegni, progetti, iniziative legate alla produzione di Renzo Piano e del suo studio concentrato sulla città di Genova - così Massimo Minella durante la presentazione nella sala Trasparenza di Regione Liguria - un viaggio affascinante che invita il lettore a scoprire ciò che è noto e ciò che è meno noto e merita di essere approfondito. Un lavoro durato mesi e, alla fine, ne è nato questo libro che è ricco di testi, immagini e forti suggestioni. Non indaga solo sulla figura dell’architetto, ma anche la persona chiamata a confrontarsi con i grandi progetti che stanno ridisegnando Genova”.
“Il fatto che la Fondazione sia nata vent’anni fa proprio a Genova è stato un atto di presenza voluto, questo volume è un modo di celebrare questa presenza e di festeggiarla - ha concluso Lia Piano, figlia di Renzo - credevo di saperla lunga sul rapporto tra Renzo Piano e Genova e, invece, ogni libro contiene un’avventura, è un territorio di scoperta anche per noi, scavando negli archivi e nelle testimonianze abbiamo scoperto un aspetto inedito e che rafforza questo legame fortissimo. Ho scritto un breve testo sulle diverse sedi che la Piano Building Workshop ha avuto e ho scoperto un legame famigliare tra il primo studio sulla collina degli Erzelli nel 1964 e l’ultimo studio che ha coinciso con l’ultimo cantiere che Renzo e il fratello Ermanno hanno fatto insieme”.
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