La scure dei dazi voluti dal presidente USA, Donald Trump, inizia ad abbattersi sul mercato europeo e si avvicina sempre più anche ad aree di interesse più ‘vicine a casa’. Da oggi, 12 marzo, negli Stati Uniti entrano in vigore i dazi del 25% su acciaio e alluminio, due settori non secondari in una città come Genova e, più in generale, per la Liguria.
Ci saranno quindi conseguenze per il mercato locale? Per il consigliere regionale delegato a Sviluppo Economico, Industria e Commercio, Alessio Piana (Lega) “l’export dell’acciaio base verso gli Stati Uniti, non dovrebbe incidere in maniera gravosa sull’economia ligure” ma è “opportuno preservare una cautela di fondo”.
Per il consigliere, quindi, servirà “monitorare gli sviluppi e fare squadra per mettere in campo strumenti e politiche economiche che diano più spazio alla crescita di produzioni interne e dell’autorevolezza italiana sugli scenari internazionali”.
Le parole di Piana arrivano a due giorni da quelle del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Non ho preoccupazioni” aveva detto Urso a margine del vertice sull'Intelligenza artificiale (IA) a Parigi riferendosi proprio al lavoro dell’ex Ilva post introduzione dei dazi USA.