Se ne parla dal 2020, ma c’è chi dice che la palma di piazza Paolo da Novi fosse oggetto di preoccupazioni da molto tempo prima. E così la tragedia di questo pomeriggio, costata la vita a una donna di 57 anni, impone la più semplice e allo stesso tempo la più dolorosa delle domande: si poteva evitare?
È sufficiente anche leggere i commenti sui social, andare a spulciare le discussioni sul web nel corso del tempo, per capire che in tanti negli anni avevano segnalato quella palma che destava più di qualche preoccupazione per la sua inclinazione e per un ‘ancoraggio’ al terreno non del tutto rassicurante.
Oggi la tragedia. Quella coincidenza di elementi che solo nelle prospettive più pessimistiche si può concretizzare: la palma che crolla e una donna che proprio in quel momento si trova a passare lì sotto. Il resto è cronaca.
Ora la vicenda è destinata a trascinarsi nel tempo per chissà quanto, tra chi dirà il più classico degli “io l’avevo detto” e chi, invece, dovrà portare prove di manutenzioni sufficienti e controlli che spazzino via ogni ipotesi di noncuranza.