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Meraviglie e leggende di Genova | 02 marzo 2025, 08:00

Meraviglie e leggende di Genova - Il Bruco di Corte Lambruschini, odi et amo

Da passerella futuristica in grado di garantire il transito di diciottomila persone al giorno, a simbolo del degrado urbano, quest’opera ha diviso la città e ispirato artisti

Qualcuno, alla notizia della demolizione, con poesia dolceamara, scrisse del ‘Bruco che non diventò mai farfalla’.

A ripensarci oggi, a poco meno di dieci anni dalla sua demolizione, fa sorridere pensare al tunnel pedonale coperto realizzato per garantire l’attraversamento pedonale in sicurezza e per collegare i giardini di Brignole e la stazione a Corte Lambruschini.

Una forma ondulata e trasparente, una specie di ‘metropolitana’ pedonale realizzata negli anni Novanta dall’architetto Piero Gambacciani, il ‘Bruco’, come venne poi chiamato, doveva essere la fotografia di un periodo di forte rinnovamento per la città.

Il tunnel futuristico, nelle intenzioni del suo ideatore, avrebbe dovuto migliorare l’accessibilità e il transito pedonale giocando al contempo con la contemporaneità rappresentata dalle trasparenze e dalla struttura stessa.

Complice anche il colore, un verde che doveva essere brillante e che negli ultimi tempi appariva sempre più spento, il Bruco divenne subito un elemento distintivo del paesaggio della Foce, quartiere in quel periodo interessato da diversi interventi di riqualificazione.

Ma sin da subito design e funzionalità divisero l’opinione pubblica: se da un lato c’era chi lo amava trovandolo una soluzione moderna e pratica per la mobilità pedonale, dall’altro non mancavano le critiche di chi lo considerava un elemento estraneo all’estetica di Genova, anche in una zona più ‘avveniristica’ in quegli anni.

Di fatto, il Bruco divenne il simbolo del dibattito sulla pianificazione urbana e l’importanza dell’estetica, facendosi emblema delle influenze che alcune strutture architettoniche possono avere su una città.

Nonostante gli interventi di manutenzione, il degrado del Bruco fu inarrestabile. Così, un tunnel pedonale pensato per essere attraversato ogni giorno da diciottomila persone, con conseguenti necessita ingegneristiche, si ritrovò, nei primi anni Duemila, a fare i conti con la sua solitudine.

Nel 2016 si decise per la demolizione. In due notti, cercando di arrecare meno disagio possibile, un gruppo di tecnici ha letteralmente smontato la struttura, restituendo nuovamente ai prospetti di Corte Lambruschini, dei giardini e dell’incrocio di viale Brigate Partigiane e di corso Buenos Aires al loro spazio originario. 

Il fascino dell’opera di Gambacciani, però, non ha smesso nel tempo di incantare registi e cantanti. Agli amanti del pop italiano, infatti, non sarà sfuggito che il video di ‘Almeno Stavolta’, brano del 2003 di Nek, è stato girato a Genova (non è l’unico per la verità) e che gran parte delle scene sono ambientate proprio all’interno del Bruco.


 

Isabella Rizzitano

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