Attualità - 28 febbraio 2025, 15:00

Castelletto, scoperta la targa commemorativa dedicata alla fondatrice del Ceis Bianca Costa Bozzo

L'omaggio del Comune di Genova alla pioniera nella lotta alle dipendenze, figura simbolo del mondo del volontariato locale ma anche di respiro internazionale. "La scelta di spendersi per gli ultimi e per gli emarginati è una forma davvero alta di amore verso il prossimo" afferma l’Arcivescovo Mons. Marco Tasca

Aiutare le persone in difficoltà per abbattere i muri e creare una società più giusta, basata sui valori di solidarietà e inclusione, dove tutti possano fare la propria parte per contribuire al progresso morale e materiale dell’umanità: questa la vocazione e la missione di vita di Bianca Costa Bozzo, storica fondatrice del Centro di Solidarietà di Genova (CEIS Genova) e animatrice del mondo del volontariato cittadino, oltre che nazionale e internazionale, a cui è stata dedicata e scoperta questa mattina, in via San Bartolomeo degli Armeni 2E, una targa commemorativa.

Bianca Bozzo in Costa (Genova 1928-2006), fondatrice del CEIS Centro di Solidarietà di Genova, in questo luogo iniziò la sua opera solidale”: questa la scritta riportata sulla targa a perenne memoria della sua dedizione verso i soggetti più vulnerabili.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Genova, rappresenta un doveroso e sincero omaggio che la Città e tutta la cittadinanza genovese hanno rivolto a una donna speciale che ha dedicato tutta la propria esistenza ai più deboli, applicando sempre il messaggio evangelico e accreditandosi, anche a livello europeo e mondiale, come antesignana nella lotta alle dipendenze attraverso un approccio innovativo e di integrazione tra Terzo Settore, servizi socio-sanitari e istituzioni locali e nazionali.

Erano presenti alla cerimonia Enrico Giuseppe Costa, assessore comunale ai Servizi Sociali e figlio di Bianca Costa Bozzo; Beppe Costa, vicepresidente della Fondazione Ceis Genova e figlio di Bianca Costa Bozzo; l’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali della Regione Liguria Massimo Nicolò; il presidente del Municipio I Centro Est Andrea Carratù e l’assessore Daniela Marziano; l’Arcivescovo di Genova Mons. Marco Tasca; il deputato Ilaria Cavo; consiglieri comunali e rappresentanti del Terzo Settore cittadino.

"Oggi ricordiamo Bianca Costa Bozzo, una donna che ha dedicato la vita con amore alle persone in condizioni di fragilità, aprendo strade nuove nella lotta alle dipendenze e nel volontariato – racconta Enrico Giuseppe Costa, assessore del Comune di Genova ai Servizi sociali e figlio di Bianca Costa Bozzo –. Per me, non è solo un omaggio istituzionale, ma un tributo personale a una madre che mi ha insegnato il valore della solidarietà, del senso di comunità e del servizio verso gli altri. Questa targa celebra il suo impegno e ci ispira a continuare il suo cammino per una società più giusta e inclusiva".

"Oggi rendiamo omaggio ad una figura di grande rilievo per la nostra città, ma soprattutto ad una persona che ha donato gran parte della sua vita agli altri, con straordinario impegno e abnegazione – dichiara Massimo Nicolò, assessore alla Sanità e alle Politiche sociali della Regione Liguria – Il tema a cui ha dedicato la sua vita Bianca Costa è ancora al centro del lavoro che Regione porta avanti sul tema delle dipendenze. Basti pensare che la Liguria ha avuto il coordinamento di uno dei più importanti progetti europei che ha sviluppato il “curriculum europeo di prevenzione per il consumo di sostanze” che contiene le indicazioni per sviluppare strategie di prevenzione efficace, validate a livello internazionale. A livello nazionale e condiviso a livello regionale – prosegue Nicolò – c’è un’importante revisione: non più tossicodipendenze, ma dipendenze. Parliamo di abuso di alcool, gioco d’azzardo, su il Governo si sta impegnando con risorse aggiuntive. 

L’intesa siglata dalla Regione con il dipartimento politiche antidroga e delle dipendenze del Consiglio dei Ministri dedicata ai giovani sul tema della prevenzione ma anche "il costante dialogo con i servizi territoriali e le strutture residenziali come il CEIS per rendere sempre più rispondente ai bisogni l’offerta sia ambulatoriale che di residenzialità", aggiunge Nicolò, aggiungendo che "è appena partito il progetto di prevenzione sull’alcol, affidato dal Ministero alla nostra regione, con il coinvolgimento degli esercenti. Infine con giovani con problematiche legate all’uso di sostanze che hanno manifestato disagi, si lavora attraverso setting innovativi, affiancandoli in percorsi di supporto e proposta alternativa (attività artistica, ricreazionale e altro", conclude l'assessore Nicolò. 

Bianca Costa Bozzo è stata "una donna straordinaria la cui attenzione agli 'ultimi' è diventata un modello a livello internazionale e un esempio della generosità che caratterizza, al di là di banali stereotipi, Genova e i Genovesi. Da oggi, guardando la targa, anche i più giovani potranno scoprire il nome e la storia di una grande genovese che, con generosità e coraggio, ha saputo riportare alla vita tantissime persone finite ai margini della società", commenta Andrea Carratù, presidente del Municipio I Centro Est. 

"Ringrazio il Ceis che porta avanti con dedizione, passione e amore quella “avventura” che nel 1974 iniziò Bianca Costa Bozzo, figura indimenticata a Genova – aggiunge l’Arcivescovo di Genova Mons. Marco Tasca – La scelta di spendersi per gli ultimi e per gli emarginati, la scelta di dedicarsi alle persone più fragili della società, la scelta di dedicarsi alle vittime di dipendenze, al disagio dei giovani, specie di quelli caduti nella trappola della tossicodipendenza, affinché tutti abbiano la possibilità di riconquistare dignità e autonomia, è una forma davvero alta di amore verso il prossimo, nel quale possiamo scorgere il volto di Gesù, come ricorda il passo del Vangelo: 'Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me' (Mt 25, 39)". 

Tra il 26 e il 28 giugno 1992, in occasione delle celebrazioni colombiane a Genova, si svolge il Congresso Internazionale “La Rotta della Droga”, organizzato dal CEIS Genova sotto l’alto patrocinio delle Nazioni Unite, con la partecipazione di personalità scientifiche e culturali di tutto il mondo. Nell’agosto 1992 il CEIS Genova entra a far parte degli Organismi Non Governativi del Dipartimento dell’Informazione Pubblica dell’ONU.

Redazione