“Ci vuole passione, curiosità, capacità di adattamento. È un mestiere che regala soddisfazioni immense ma che richiede impegno e sacrificio”.
Barbara Cudia, guida turistica a Genova da trent’anni, non ha dubbi: la sua professione è ricca di significato, di fascino, ed è carica di un grande dovere: “È bellissimo poter raccontare la storia e la bellezza della nostra città a chi la visita”.
Essere guida turistica non significa avere un impiego fisso e ogni tour richiede un lavoro di preparazione oltre ai necessari continui aggiornamenti: “Si lavora a partita IVA, spesso con stagionalità marcate. Il mercato è in continua evoluzione e ci si deve adattare alle nuove esigenze dei turisti”, spiega Cudia. “Negli anni ‘90, l’apertura dell’Acquario di Genova ha dato una grande spinta al nostro settore, ma con il tempo le richieste sono cambiate”.
Fino al 2012, per diventare guida turistica era necessario superare un concorso provinciale, che comprendeva prove scritte e orali in diverse lingue. Oggi, i requisiti sono cambiati, e basta un diploma di maturità per accedere agli esami di abilitazione.
Questa scelta, voluta dal Governo, è stata contestata da molte associazioni di categoria. “La guida deve avere competenze solide, perché è un’‘ambasciatrice’ del territorio. Non si può improvvisare”, afferma Cudia.
A Genova, le guide turistiche sono riunite in diverse associazioni, tra cui l’Associazione Guide Turistiche della Liguria (AGTL), che offre supporto ai professionisti per questioni burocratiche e per la tutela del lavoro.
Anche quest’anno, come accade da trentacinque anni, si celebra la Giornata Internazionale delle Guide Turistiche, istituita per il 21 febbraio dalla World Federation Tourist Guide Associations, è promossa in Italia dalla ANGT (Associazione Nazionale Guide Turistiche).
Una ricorrenza che è l’occasione per tracciare un bilancio della professione: "È un lavoro che richiede formazione continua, studio e grande adattabilità - racconta ancora Cudia - Non è solo una questione di raccontare storie, ma di saperle comunicare nel modo giusto, adattandosi ai diversi tipi di pubblico”.
La battaglia contro l’abusivismo è un altro punto chiave: “Scegliere guide abilitate garantisce un’esperienza di qualità e protegge il nostro lavoro da chi si improvvisa guida senza preparazione”.
Negli ultimi anni sono infatti aumentate le persone che esercitano la professione senza avere competenze in merito. Grazie alla collaborazione con il Comune di Genova, vengono condotti controlli sul territorio e diverse sono state le multe contestate. Da poche settimane, il lavoro degli agenti della Polizia Locale in borghese è agevolato da un portale nazionale dove le guide abilitate sono registrate, questo permette una maggiore accuratezza e tempestività dei controlli.
Cudia prosegue: “Ci sono sanzioni elevate. La guida abusiva riceve un verbale da mille e quattrocento euro circa mentre invece l’agenzia che la manda viene multata per duemila e cinquecento euro. Tra Portofino e le Cinque Terre ci sono tanti abusivi, ma ci sono anche numerosi controlli. Nell’imperiese così come nel savonese stanno iniziando adesso”.
Per chi vuole avvicinarsi alla professione, Cudia consiglia di tenere a mente tre cose: “Prima di tutto, parlare fluentemente la lingua con cui si vuole lavorare. Spesso si pensa che la lingua sia una questione secondaria, non si potrebbe essere più distanti. Occorre poi spirito di adattamento. Orari, meteo, compagni di lavoro, tutto deve funzionare alla perfezione. Siamo un gruppo e ci sosteniamo, è necessario essere rispettosi della propria professione. Mai vendersi per un tozzo di pane. Svilirsi vuol dire prima di tutto denigrare il proprio lavoro e non dare la giusta attenzione a quello che si sta facendo. Per ultimo, ma non certo meno importante, occorre presentarsi in un modo consono alle circostanze”.
In occasione della Giornata Internazionale delle Guide Turistiche, l’associazione ligure ha deciso di proporre un appuntamento alla riscoperta di un importante santuario in città.
Ieri, domenica 23 febbraio, si é svolta 'Oregina! Storia, Fede e Libertà al Santuario N.S. di Loreto – Ritorna a Oregina il disegno originale dello scomparso affresco di Angelo Vernazza per la facciata del Santuario’, un’iniziativa pensata per far conoscere il santuario ma anche per raccogliere fondi da destinare al restauro di una importante opera.
Michela Ceccarini, guida turistica e coordinatrice dell’evento, spiega: “Abbiamo organizzato un’esposizione temporanea del disegno originale che ha ispirato l’affresco sulla facciata del santuario. L’opera è stata donata dagli eredi dell’artista ed è stata recentemente restaurata. L’originale sarà conservato presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti per motivi di conservazione, mentre al santuario resterà una copia. Chi vorrà potrà lasciare un’offerta libera, e il ricavato contribuirà a coprire i costi del restauro”.
Ceccarini ribadisce un altro elemento fondamentale, ossia quello dello slow tourism, lontano dalle mete sovraffollate. “Le nostre visite non si limitano ai circuiti più noti, ma cercano di valorizzare luoghi meno conosciuti, raccontando storie locali”, afferma Ceccarini. “Iniziative come questa permettono ai genovesi di riscoprire la propria città, sentendosi turisti a casa propria”.
Un’occasione per parlare di storia, arte, tradizioni e della devozione dei genovesi verso la Madonna, ma anche dell’importanza di questo luogo raccontando la storia di illustri personaggi pronti a ribellarsi alle ingiustizie come il Balilla, Goffredo Macelli, Aldo Gastaldi e Guido Rossa.
Agli inizi del Novecento il pittore Angelo Vernazza affrescò sulla facciata del Santuario l’Apparizione della Madonna a Oregina, purtroppo danneggiata e poi scomparsa.
Recentemente, il professor Adriano Rubbioli, docente dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, è intervenuto con un rifacimento e oggi il dono del disegno preparatorio dell’affresco da parte degli eredi del pittore consentirà di poter nuovamente ammirare il volto dell’Immacolata che dopo il restauro eseguito da Gianni Casale in collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti, é stato esposto nella chiesa in occasione della visita a beneficio di tutta la cittadinanza.