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Attualità | 24 febbraio 2025, 13:58

Chiusura di Giglio Bagnara, spunta anche l’ipotesi residenziale: gli ultimi tre piani potrebbero diventare appartamenti

Questa mattina il tavolo istituzionale dedicato alla liquidazione dello storico negozio di Sestri Ponente. Tra le opzioni per far ripartire l’attività anche un ridimensionamento della superficie commerciale e l'apertura a nuovi partner, non necessariamente nel campo dell’abbigliamento

Chiusura di Giglio Bagnara, spunta anche l’ipotesi residenziale: gli ultimi tre piani potrebbero diventare appartamenti

Gli ultimi tre piani dello storico edificio di Giglio Bagnara potrebbero essere trasformati in appartamenti, mentre si studiano soluzioni per garantire la continuità dell’attività commerciale. Questa una delle ipotesi emerse questa mattina a Palazzo Tursi durante il primo tavolo istituzionale dedicato alla liquidazione dello storico negozio di via Sestri a Sestri Ponente, che dopo 155 anni di attività rischia la chiusura. 

L'azienda aveva annunciato la cessazione delle attività la scorsa settimana, con il conseguente licenziamento di ventinove dipendenti. L'incontro, convocato dall'assessore al Lavoro, Sviluppo economico e Rapporti sindacali Mario Mascia, ha visto la partecipazione dell'assessore al Commercio Paola Bordilli e del vicesindaco facente funzioni Pietro Piciocchi in collegamento video. Presenti anche i sindacati, una rappresentanza dei lavoratori e l’amministratore delegato dell’azienda, Enrico Montolivo.

Nel corso della riunione sono state analizzate le condizioni di mercato per garantire una ripartenza dell’attività, valutando due principali possibilità: un ridimensionamento della superficie commerciale con l’ingresso di nuovi partner, non necessariamente nel settore dell’abbigliamento, oppure un'eventuale riconversione parziale dell’edificio con l’intervento di imprenditori immobiliari. In particolare, è emersa l’ipotesi di trasformare gli ultimi tre piani dello stabile in appartamenti, data la posizione e il valore dell’immobile.

Per attrarre investitori è stata coinvolta la Genoa Business Unit, incaricata di raccogliere la documentazione tecnica necessaria e di presentare il caso di Giglio Bagnara come un'opportunità di rigenerazione urbana al prossimo MIPIM, la fiera internazionale dedicata al real estate e all’edilizia, che si terrà dall’11 al 14 marzo 2025 a Cannes.

“L’amministrazione ha molto a cuore questa storica realtà commerciale di Sestri Ponente - ha dichiarato il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi - venerdì abbiamo incontrato i lavoratori: il nostro sforzo va nella direzione della tutela occupazionale dei dipendenti. Ci attiveremo in ogni modo per avviare contatti utili alla salvaguardia occupazionale”.

“Il nostro primo obiettivo è salvaguardare l’occupazione dei 29 lavoratori- dichiara l’assessore al Lavoro e Sviluppo economico del Comune di Genova Mario Mascia- e su questo possiamo contare sul perfetto allineamento anche della proprietà, che fin da subito ha correttamente informato per primi i dipendenti della liquidazione; poi intraprenderemo tutti i percorsi possibili nelle nostre facoltà che ci portino alla risoluzione della vertenza; in questa fase il primo auspicio è che i fornitori vogliano affrontare questo delicato periodo di passaggio con il massimo senso di responsabilità e disponibilità a trovare soluzioni per la sopravvivenza della azienda e la continuità occupazionale. Con la Genoa Business Unit ci attiveremo per la ricerca di futuri investitori, o possibili interessati all’acquisto dell’immobile. Porteremo la Giglio Bagnara al MIPIM di Cannes che rappresenta, fin dalle sue prime edizioni, un'occasione unica per allinearsi ai trend di mercato e di settore”.

“Abbiamo incontrato la società e i sindacati per ragionare con loro sulle possibili soluzioni da mettere in campo per questa attività commerciale del ponente genovese che è un fiore all’occhiello di qualità e prestigio per l’intera comunità - dichiara l’assessore al Commercio Paola Bordilli- Le energie in campo ci sono tutte. Attiveremo tutti i nostri canali e non mancheranno le idee e le capacità per trovare soluzioni alternative alla chiusura di questa storica attività”.

Redazione

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