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Attualità | 23 febbraio 2025, 09:30

Gen Z - Il mondo dei giovani - Il Carnevale della Gen Z: tra costumi creativi e disinteresse

Un'analisi delle nuove tendenze, tra feste private a tema, costumi ispirati alla cultura pop e un crescente disinteresse verso le sfilate tradizionali. Scopriamo come i giovani stanno cambiando questa festività, tra inclusività, consapevolezza e l'influenza del mondo digitale

Gen Z - Il mondo dei giovani - Il Carnevale della Gen Z: tra costumi creativi e disinteresse

Ogni domenica 'La Voce di Genova', grazie alla rubrica ‘Gen Z - Il mondo dei giovani’, offre uno sguardo sul mondo dei ragazzi e delle ragazze di oggi. L'autrice è Martina Colladon, laureata in Scienze della Comunicazione, che cercherà, settimana dopo settimana, di raccontare le mode, le difficoltà, le speranze e i progetti di chi è nato a cavallo del nuovo millennio.

Il Carnevale è da sempre sinonimo di travestimenti, scherzi e divertimento, ma per la Generazione Z assume sfumature diverse. Se da un lato molti giovani si divertono a organizzare feste a tema e a creare travestimenti originali, dall’altro c’è anche chi tende a ignorare completamente questa festività, considerandola poco rilevante o addirittura superata.

Per chi ama ancora il Carnevale, il focus principale è il costume. Dai classici personaggi a travestimenti ispirati a serie TV, film e meme virali, i giovani cercano sempre più originalità e creatività. In particolare, negli ultimi anni ha preso piede la tendenza dei travestimenti di gruppo, dove gli amici si coordinano per rappresentare insieme personaggi iconici come la gang di Scooby-Doo, le Totally Spies o altri protagonisti della cultura pop.

Molti ragazzi preferiscono organizzare feste private, lasciando da parte le tradizionali sfilate di Carnevale. Le serate spesso includono sfide per il miglior costume, giochi a tema e un’atmosfera più intima e personalizzata rispetto agli eventi pubblici. Nonostante il Carnevale sia una festività storica, una parte della Generazione Z la considera poco interessante o fuori moda. Alcuni lo vedono come un evento destinato ai più piccoli, mentre altri lo percepiscono come una tradizione che non si adatta ai loro interessi. Il Carnevale, infatti, non ha lo stesso impatto di festività come Halloween, che negli ultimi anni ha acquisito molta più popolarità tra i giovani grazie alla forte influenza del mondo anglosassone.

Inoltre, la crescente digitalizzazione dell’intrattenimento ha spostato l’attenzione su altri tipi di eventi e celebrazioni, portando alcuni ragazzi a non sentire più il bisogno di partecipare attivamente al Carnevale.

Per chi invece sceglie di festeggiare, la Generazione Z dimostra una maggiore sensibilità rispetto alle tematiche di inclusività e rispetto culturale. Sempre più giovani sono attenti a evitare travestimenti che possano risultare offensivi o stereotipati, scegliendo costumi più creativi e neutri.

Anche il tema del consumo di alcol durante le feste di Carnevale è diventato centrale: se da un lato è spesso associato a momenti di spensieratezza, dall’altro si sta diffondendo una maggiore consapevolezza sull’importanza di un divertimento responsabile.

Il Carnevale per la Generazione Z è un fenomeno sfaccettato: c’è chi lo vive come un’occasione per esprimersi attraverso travestimenti e feste tra amici, e chi invece lo considera una tradizione ormai poco coinvolgente. Ciò che è certo è che, come ogni celebrazione, il Carnevale sta cambiando, adattandosi alle nuove abitudini e ai nuovi modi di divertirsi delle generazioni più giovani.

Martina Colladon

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