Un’altra luce nel commercio genovese sta per spegnersi.
È Giglio Bagnara, una delle insegne più antiche della città, che ha annunciato l’avvio della liquidazione volontaria.
Dopo oltre centocinquanta anni di attività a Sestri Ponente, l’azienda ora rischia la chiusura se non saranno adottate soluzioni concrete.
A spiegare la decisione è stato l’amministratore delegato Enrico Montolivo che ha sottolineato come la scelta di avviare la liquidazione volontaria non sia maturata nelle ultime settimane, bensì sia il risultato di anni di difficoltà economiche a cui si sono aggiunti cali nelle vendite.
Montolivo ha fatto sapere che si sta cercando qualcuno che possa rilevare l’attività ma, analizzando l’andamento del commercio genovese e non solo, quella di Bagnara è purtroppo l’ennesima situazione difficile che denota una forte crisi del settore.
Nella nota inviata dall’amministratore delegato, si legge: “I negozi fisici, per anni simbolo di tradizione e affidabilità, oggi stanno cedendo il passo in tutta Europa ad altre forme di commercio, dove la dimensione umana e il contatto diretto con i clienti rischiano di scomparire, una sfida senza precedenti che per la Giglio Bagnara si sta rivelando insormontabile”.
A preoccupare, poi, ci sono anche i ventinove dipendenti, a cui Montolivo dedica un pensiero speciale visto il lavoro svolto sempre “con grande passione dedizione, entusiasmo, con cortesia professionale e forte spirito di gruppo”.
Per tentare di scongiurare la chiusura, l’azienda ha avviato un confronto con l’assessore al Commercio Mario Mascia e la Genoa Business Unit, nella speranza di individuare un potenziale acquirente. “Abbiamo evidenziato una vera difficoltà: se non ci saranno miracoli, chiuderemo entro fine 2025”, ha concluso Montolivo.