Attualità - 18 febbraio 2025, 10:04

No alla funivia sopra il Lagaccio: consegnate al sindaco facente funzioni Piciocchi oltre duemila firme

I promotori della petizione: "Questa è la dimostrazione che alle ingiustizie la città di Genova sa rispondere con solidarietà. Ed è solo l’inizio"

No alla funivia sopra il Lagaccio: consegnate al sindaco facente funzioni Piciocchi oltre duemila firme

Da spianata Castelletto lo sguardo su Genova è mozzafiato. Scenografia perfetta, quasi patinata, quella scelta da Pietro Piciocchi per incontrare una quindicina di cittadini del Municipio Centro Est, nell’ambito dell’iniziativa “Colazione nei quartieri”. Presente anche il presidente del Municipio, Andrea Carratù

“Una scelta non certo neutra, che è la dimostrazione plastica di una visione elitaria e oligarchica della città di questa Amministrazione e di una ormai assodata ritrosia, forse paura, a confrontarsi davvero con le cittadine e cittadini, soprattutto dei quartieri considerati di serie B” attaccano dal gruppo Con i piedi per terra.

Gli abitanti della vallata del Lagaccio, di recente colpita da una frana che ha messo a rischio l’incolumità di molti e che ha dimostrato, una volta di più, la fragilità del territorio, continuano la loro battaglia contro la costruzione della funivia Stazione Marittima - Forte Begato intervenendo, dentro e fuori dal locale, all’iniziativa del Comune.

“I genovesi hanno ormai capito che la costruzione della funivia non è solo un problema per il Lagaccio, ma una questione cittadina che riguarda tutte e tutti - ricordano le associazioni della Rete - Non solo per i suoi devastanti impatti ambientali e sociali, ma anche sul piano politico perché dimostra come chi governa oggi la città, e si candida a farlo anche per i prossimi cinque anni, parli di ‘progresso’ e di ‘innovazione’ quando in realtà si tratta di favorire gli interessi economici di pochi, camuffandoli con fantomatici benefici per tutti. E, scaricando i costi su chi abita in quartieri già abbondantemente deprivati di servizi e gravati da servitù, porti avanti costosi progetti ipertrofici, calati dall'alto, che non considerano né i bisogni reali espressi dalla città né le basiche regole di difesa e rispetto del territorio, della natura e delle persone”.

L’evento è stato anche l’occasione per consegnare al vice sindaco facente funzioni Piciocchi “le prime firme, oltre 2.200, raccolte in alcune settimane in diversi quartieri della città, incluso Castelletto. La dimostrazione che alle ingiustizie la città di Genova sa rispondere con solidarietà. Ed è solo l’inizio: in questi mesi di campagna elettorale continueremo con la raccolta firme, sensibilizzando le persone sugli impatti dei progetti calati dall’alto dall’attuale Amministrazione e sull’importanza di essere parte attiva nelle decisioni che riguardano il nostro futuro”.

“In un momento di trasformazione così delicato per la nostra città, non possiamo accettare che la partecipazione delle cittadine e dei cittadini sia limitata a incontri di facciata come le ‘colazioni nei quartieri’ invece di percorsi di partecipazione strutturati che possano davvero garantire la rappresentanza democratica di tutti i bisogni”.

“Lo stiamo vivendo da più di tre anni con la funivia, la cui realizzazione è stata decisa al di fuori di qualsiasi confronto con gli abitanti del territorio su cui graverebbe. Tutte le realtà del territorio e i suoi abitanti continuano a chiedere la realizzazione degli interventi diriqualificazione di cui c’è bisogno. Non una compensazione per questo ecomostro, ma un diritto di tutte le cittadine e i cittadini a vivere in un quartiere accessibile e dotato di tutti i servizi”.

“Inoltre ci preoccupa l’uso strumentale di un ruolo istituzionale per fare propaganda politica: invece di tagli di nastri, inaugurazioni e incontri a porte chiuse ci aspettiamo un dialogo costruttivo e risposte concrete alle necessità di chi abita la città”.