L’iconico professore di greco mancato nel 2020, decisamente uno dei più preparati e parimenti temuti della sua generazione, era famoso per vari motivi: perché non usava mai il vocabolario, perché - si raccontava - conosceva la “Divina Commedia” a memoria, perché possedeva una vastissima biblioteca, perché sapeva moltissime lingue e perché regalava ai suoi studenti, giorno dopo giorno, battute dissacranti, perle di saggezza, epiteti formidabili.
Tutto questo immenso repertorio, capace di cambiare quotidianamente, è diventato oggetto di una raccolta, un’antologia che una delle sue ex studentesse ha pazientemente e amorevolmente compilato, con l’intenzione di farla conoscere ai più e di organizzare un grande evento in ricordo del professore. L’ex studentessa si chiama Ilaria Distefano, mentre il docente è Gianfranco Fabiano, per decenni colonna del liceo classico “Giuseppe Mazzini”, nella sua succursale di Pegli.
"Fabiano - ricorda Ilaria Distefano, che dopo il diploma si è laureata in Legge, ha svolto per qualche anno la professione di avvocato e attualmente guida l’ufficio legale di una società che si occupa di ricerche genealogiche e successioni - ci ha lasciato un patrimonio incredibile di frasi, di freddure, di espressioni ironiche. Sono infinite, tanto quanto era infinito il suo sapere. Così mi sono messa lì e con l’aiuto di altre compagne e compagni abbiamo messo per iscritto tutta quella narrazione orale".
In pratica, Ilaria Distefano e la sua classe hanno fatto come gli antichi greci con i poemi omerici che, a un certo punto, sono diventati un testo scritto. Leggendo il lavoro, vien fuori in maniera eccezionale il “personaggio” Fabiano, vengono fuori il suo rigore ma anche la sua umanità, il suo essere severo ma, al tempo stesso, pure sempre e costantemente dalla parte degli studenti.
Non solo: viene fuori quella scuola che non esiste più, tra l’artigianalità dell’insegnamento, ora a memoria ora alla lavagna con il gessetto bianco in mano, e il metodo esclusivamente analogico per registrare i voti, scrivere le pagelle, comunicare con le famiglie.
"Scrivo e analizzo atti e documenti per professione, per me è stato piacevole realizzare questa raccolta e ora vorrei che la conoscessero tutti i suoi ex alunni che ne avranno il piacere". L’idea di Ilaria Distefano è quella di diffondere il libercolo ma, prima ancora, aprire questo lavoro a chiunque abbia da aggiungere altre citazioni o altri aneddoti, in modo che possa diventare ancora più completo: "E poi sarebbe bello fare un grande evento in ricordo del professor Fabiano, coinvolgendo sia il liceo “Mazzini” che l’Associazione Mazzini Alumni che è nata qualche anno fa".
All’antologia è stato dato un titolo in greco. La prefazione è scherzosa, proprio come Fabiano la avrebbe apprezzata: "Il “Papirus Fabianensis” ci è giunto come manoscritto per opera di una giovane, forse discepola affezionata del venerabile maestro. Non senza dubbio la giovane è stata identificata come Ilaria Distefano. La maggioranza è propensa a ritenere attendibile questa tesi".