Dal 14 al 16 febbraio 2025, il Padiglione Blu della Fiera di Genova ospita la 19ª edizione di ArteGenova, la mostra mercato dedicata all'arte moderna e contemporanea. L'evento, punto di riferimento per appassionati e collezionisti, includerà anche la 12ª edizione del Contemporary Art Talent Show (C.A.T.S.), accogliendo 72 espositori, tra cui artisti emergenti provenienti da dieci regioni italiane e due paesi esteri, Svizzera e Iran.
Tra gli artisti in mostra, c'è anche Pina Marocchino in arte Margy, artista autodidatta che porta la sua personale visione del mondo attraverso il figurativo e il paesaggistico. La passione per l'arte di Margy nasce fin da giovane, e per lei la creazione artistica è sempre stata una forma di comunicazione diretta, un modo per esplorare e dare forma alle proprie emozioni. "Creare è un modo per esplorare il mondo e le emozioni che mi circondano" , racconta l'artista. Le opere di Margy, principalmente pitture ad olio su tela, si caratterizzano per un uso sapiente dei colori e dei materiali, creando atmosfere suggestive che invitano lo spettatore a riflettere sulla natura e sulle emozioni quotidiane. Ad ArteGenova, l'artista espone alcune delle sue opere più significative, tra cui Red Velvet, La Ribellione, The Unheard Voicee The Goddess in the Orchestra, che raccontano storie intime legate alla figura femminile e al suo rapporto con il mondo circostante.
Altra protagonista della mostra è Pamela Caddeo, artista emergente che partecipa per il secondo anno consecutivo. Proveniente da una famiglia con una forte tradizione artistica, Caddeo ha scelto di esprimersi attraverso l'arte, ispirandosi alle emozioni e alle persone che la circondano. "La mia passione per l'arte è sempre stata nel mio DNA, ma solo dal 2017 ho sentito il bisogno di esprimermi con più intensità", racconta. Il suo stile è stato definito dal professor Vittorio Sgarbi come un’arte di ricerca avanzata, capace di raccontare la storia partendo dall'anima. Alla mostra mercato genovese, Caddeo espone diverse opere, tra cui Amore e Psiche, Piume e Speranze Annegate e Dio Nettuno. Tra queste, Speranze Annegate ha un forte significato sociale.
"Quest’opera ha due chiavi di lettura: una personale, sulle onde della vita e sulle aspettative disattese, e una più ampia, legata ai migranti che affrontano il mare alla ricerca di un futuro migliore" , spiega. La sua arte, che utilizza le dita per dipingere, è un linguaggio spirituale, un mezzo di comunicazione tra l’uomo e il divino, che invita alla riflessione profonda.
Un'altra artista presente è Giuseppina Mancuso, che utilizza il plexiglas come medium principale per esprimere una visione artistica unica, capace di evocare emozioni intense. Mancuso, figlia del pittore novecentista Santo Mancuso, ha sviluppato la sua passione per l'arte senza seguire un percorso di studi formali, ma ereditando la sensibilità e la creatività del padre. Ad ArteGenova, presenta opere realizzate in plexiglas, tra cui un "totem" e un quadro, che trasformano l’ordinarietà in qualcosa di straordinario, creando un'esperienza visiva che invita a riscoprire la giocosità dell'infanzia.
La partecipazione a ArteGenova per questi artisti rappresenta un'importante occasione di visibilità, scambio e confronto con altri creativi e collezionisti. Ogni opera è un invito a riflettere, a emozionarsi, e a connettersi con il mondo che ci circonda. In un panorama artistico in continua evoluzione, queste voci emergenti portano freschezza e innovazione, confermando che l'arte è una necessità esistenziale e un mezzo per entrare in sintonia