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Attualità | 12 febbraio 2025, 08:00

Processo del Ponte Morandi, nuovi elementi d'accusa. Egle Possetti: "Va tutto nello stesso senso"

La portavoce del Comitato in ricordo delle vittime commenta gli ultimi sviluppi: "Gli aggiornamenti sono estremamente importanti per noi"

Processo del Ponte Morandi, nuovi elementi d'accusa. Egle Possetti: "Va tutto nello stesso senso"

Sono ripartite le udienze ordinarie nel processo sul crollo del ponte Morandi di Genova. Ieri primo giorno in udienza con l'inizio della relazione sull'integrazione di perizia svolta negli ultimi due mesi, dalla quale sono emersi temi legati anche in parte a mancati interventi su criticità note, legate al viadotto, prima del 14 agosto 2018.

"Un'integrazione di perizia da noi giudicata in modo positivo perché va a dettagliare maggiormente e ad integrare quelle che erano le evidenze già emerse in fase di incidente probatorio", spiega Egle Possetti, portavoce del Comitato in ricordo delle vittime del ponte Morandi, costituito parte civile nel processo, che sottolinea come la fase attuale con gli aggiornamenti risulti "estremamente importante".

Ora si proseguirà con il calendario già esteso a quattro udienze settimanali, per integrare in dibattimento la parte periziale. L'udienza relativa all'integrazione proseguirà anche oggi con i periti che continueranno con la presentazione degli elementi emersi, nell'audizione dei periti che presenteranno l'esito degli approfondimenti sulle cause del crollo e sull'eventuale presenza di ammaloramenti noti. 

Nei prossimi giorni verranno ascoltati periti e i tecnici di parte che si esprimeranno, sulle integrazioni: poi dovrebbero essere fissate le udienze per sentire le dichiarazioni spontanee degli imputati che hanno scelto di aderire.
"Si dovrà capire quanto tempo e quante udienze saranno ancora necessarie per ultimare l'esame di questa integrazione - prosegue Possetti - insomma si viaggia un po' a vista in questo momento".

Una fase che dovrebbe durare fino alla primavera inoltrata. Il cronoprogramma proseguirà fino al 19 febbraio, poi toccherà ai consulenti delle parti, parlare in aula, e dopo ancora alle dichiarazioni spontanee da parte degli imputati per completare la fase istruttoria-dibattimentale.

"Essenziale per noi al momento è che gli elementi emersi da questa integrazione vadano nel senso in cui è andato fino ad ora tutto l'esame della documentazione processuale - conclude Possetti - noi siamo presenti con i nostri avvocati, il nostro tecnico collabora con gli avvocati e chiaramente seguiamo come parte civile il processo. È molto importante perché abbiamo un ruolo attivo che altrimenti non ci sarebbe e quindi riteniamo che sia determinante la nostra presenza processuale".

Valentina Carosini

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